“MICROCREDITO” UNA OPPORTUNITA’ MA….ATTENZIONE CHE SIA REALMENTE TALE !

Un primo “Vademecum” operativo.

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese

Il “microcredito” è una importante risorsa per chi ha la responsabilità di una giovanissima impresa o attività, ma anche per chi volesse cominciare una nuova esperienza imprenditoriale. Occorre, però, tener presente alcuni piccoli accorgimenti che sono essenziali per un corretto approccio con questo strumento finanziario che è regolamentato dalle normative italiane in materia bancaria.

In Italia il moderno microcredito nasce con la legge 176/2014 che lo regolamenta ed attua l’articolo 111 del TUB, il Testo Unico Bancario del 1993. Nel 2016, con la legge 193 viene istituito l’elenco nazionale obbligatorio degli operatori in servizi non finanziari ausiliari di assistenza e monitoraggio per il microcredito e viene costituita la “garanzia pubblica” nell’ambito del Fondo Centrale di Garanzia. Sono queste le date salienti e la normativa di riferimento, a cui vogliamo aggiungere le Linee Guida dell’Ente Nazionale Microcredito (https://www.microcredito.gov.it/) del Luglio 2019 che sono un po’ la summa di tutta la regolamentazione. Quindi, come potete notare, è una materia giovane per il nostro ordinamento, anche se ha antiche radici sociali e solidali che risalgono al medioevo ed alla pietas cristiana.

Ma se una persona volesse chiedere un finanziamento di microcredito?

Prima cosa è di accertarsi che il microcredito richiesto sia realmente tale. Molti “passano” per microcredito un normale “piccolo prestito”.

Vediamo alcuni aspetti essenziali:

  1. Il microcredito è un finanziamento senza garanzie reali.
  2. Importo massimo erogabile 40 mila euro che possono, in alcuni casi, arrivare a 50 mila
  3. Accompagnamento di un Tutor ufficiale iscritto nell’elenco nazionale tenuto dall’ ENM 

Quindi gli elementi essenziali sono principalmente due: mancanza di garanzie reali e accompagnamento di un Tutor fin dal momento della realizzazione del piano d’impresa e business plan che è essenziale.

Possono accedere al microcredito sia le attività che sono state costituite da meno di 5 anni e sia coloro che intendono avviare una nuova impresa / start up. Ovviamente in questo secondo caso l’iter è diverso: prima bisogna costituire l’attività, anche se inattiva, e poi si può cominciare l’iter per accedere al microcredito ma, comunque prima della concessione del finanziamento bisogna “attivarla”. 

La tipologia della società è essenziale. Al microcredito d’impresa possono accedervi i lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Il microcredito d’impresa è garantito per l’80% dallo Stato per mezzo del Fondo Centrale di Garanzia del MCC. 

Le garanzie richieste possono essere sull’eccedenza del finanziamento, ovvero sul 20% e devono essere garanzie personali e NON reali.

Inoltre il microcredito può essere anche “rurale”, dedicato alle imprese agricole e sociale, dedicato alle singole persone e famiglie, ma hanno dinamiche leggermente differenti da quello dedicato alle attività d’impresa.

Come accennavo prima, uno degli elementi che qualificano e identificano il “vero” microcredito, garantito e normato dallo Stato, sono i servizi non finanziari ausiliari di assistenza e di monitoraggio, che vengono svolti da un Tutor “riconosciuto e certificato” dall’ Ente Nazionale Microcredito che è l’Ente pubblico non economico che vigila, promuove e cura l’azione del microcredito sul territorio. 

L’azione di “accompagnamento” del Tutor comincia fin dai primi momento con l’assistenza alla compilazione del business plan e della presentazione della richiesta di finanziamento alla banca convenzionata. Il Tutor poi seguirà e assisterà l’azienda anche dopo l’erogazione del finanziamento. 

Quindi: attenzione a rivolgervi a Tutor certificati (vedere sul sito dell’Ente Nazionale) e portare la pratica ad Istituti bancari convenzionati; anche qui bisogna vedere sul sito dell’Ente. Così facendo i rischi di avere “sorprese” sono limitati. Ovviamente attenzione sempre a chi ci si rivolge. 

Chi abbia necessità di ricorrere ad un finanziamento di microcredito deve rivolgersi per prima cosa ad un Tutor “certificato” ENM, recarsi in una Banca convenzionata o rivolgersi direttamente all’Ente Nazionale Microcredito. Al giovane verrà affidato un Tutor che lo accompagnerà fino all’erogazione del finanziamento e per i primi anni dell’attività sarà un punto di riferimento. Ci si può anche rivolgere ad uno dei tanti “Sportelli” dell’Ente Nazionale sparsi su tutto il Paese e organizzati in collaborazione con le principali Istituzioni come Comuni, Camere di Commercio i quali, dopo le prime informazioni, rinviano all’Ente che assegnerà il Tutoro… e così via….

La “CLAAI Assimprese Lazio Sud”, Associazione datoriale aderente alla Confederazione Nazionale CLAAI, che supporta le imprese artigiane, del commercio e le MPMI in generale con sede principale a Latina, è ufficialmente convenzionata con l ‘Ente Nazionale del Microcredito ed opera con Tutor “certificati” dell’Ente, svolgendo una azione di informazione, assistenza e di accompagnamento al microcredito. 

Per informazioni contattare il numero 331.8659785 o inviare una mail con la richiesta di un contatto a: consulenza@claai-assimprese.it 

Per un contatto diretto con l’Ente Nazionale Microcredito, si può visitare il loro sito https://www.microcredito.gov.it/ 

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