POVERTA’: A ROMA BOOM RICHIESTE AIUTO A CENTRI ASCOLTO, 56% ALLE PRESE CON SOS PER DISTACCHI

Roma, 9 nov. (Adnkronos) – Nella capitale è boom di richieste di aiuto ai centri di ascolto parrocchiali della diocesi di Roma per il caro bollette ma soprattutto per difficoltà “strutturali” nel sostenere i costi delle utenze. Più della metà dei centri è alle prese con gli sos di gente a cui nel 2021 sono stati fatti distacchi di luce e gas per il mancato pagamento di bollette. E’ quanto emerge dal rapporto della Caritas di Roma diffuso oggi in occasione della presentazione del primo numero del quaderno “Sguardi”, la collana editoriale promossa dalla Caritas di Roma come sussidio per l’animazione e strumento per guardare alla città dal punto di vista dei poveri e delle persone più fragili.

Un’indagine preliminare ad un monitoraggio tuttora in corso, che si è svolta nel periodo marzo-aprile 2022, per conoscere l’attività svolta dalle parrocchie nel corso del 2021 e pianificare forme di intervento più articolare. L’analisi ha coinvolto complessivamente 104 Centri di Ascolto parrocchiali (CdA), la metà di quelli che sono nel sistema di “rete informatizzata diocesana” della Caritas e circa un terzo delle comunità parrocchiali di Roma. Un campione certamente non rappresentativo, anche perché disomogeneo a livello territoriale, ma che – correlato ad altri indicatori dell’attività svolta dalla Caritas – permette di tracciare alcune caratteristiche presenti nella realtà romana.

Nel corso del 2021, dunque, la quasi totalità (99%) dei Centri di ascolto parrocchiali ha dichiarato di aver attivato interventi di aiuto a persone (singoli o famiglie) che dovevano far fronte al pagamento di bollette insolute. Nel 56% si è trattato di molte richieste, nel 42,3% di un fenomeno sporadico.áIl 90% dei CdA parrocchiali ha ricevuto richiesta di aiuto per utenze insolute di elettricità e gas, seguite dalle rate condominiali (8%) in cui rientrano le spese per il riscaldamento nei sistemi centralizzati.
Sporadiche le richieste per il pagamento dell’acqua.áIl 56% dei Centri di Ascolto ha incontrato persone che nel 2021 hanno subito un distacco o una diminuzione di potenza dovute a morosità ricevendo assistenza per fare richiesta di misure straordinarie per la riduzione dell’importo (bonus) o per la rateizzazione del debito. La spesa per le utenze energetiche, tra coloro che si sono rivolti ai Centri di Ascolto, assorbe una quota molto considerevole del reddito familiare: quasi la metà dei CdA parrocchiali indica che tra i propri assistiti il costo mensile delle bollette pesa tra il 26 e il 50 per cento del totale, per l’8% arriva ad assorbirne oltre la metà. Questo fa ipotizzare che la difficoltà a sostenere i costi delle utenze è “strutturale” e non necessariamente legata ai recenti aumenti tariffari.

La spesa energetica essenziale rappresenta dunque una voce consistente per le famiglie con redditi bassi, che va ad aggiungersi ad altre situazioni di estrema fragilità: tra queste troviamo situazioni di case senza impianti di riscaldamento in cui viene chiesta assistenza per acquistare bombole di gas, legna, stufe elettriche e altre fonti di calore.

Nel 36% dei Centri di Ascolto, inoltre, vi sono state richieste per l’acquisto di caldaie elettriche di persone che non potevano accedere ad alcun contributo pubblico vivendo in situazioni di irregolarità amministrativa (affitti in nero, occupazioni). Per gli stessi motivi, emerge che soltanto il 2% del campione intervistato ha presentato o fatto richiesta di assistenza o informazioni per l’accesso a incentivi.

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