Bari – Bat, consigli per il gusto

Sono di rientro dalla provincia di Bari e mi sembra giusto offrire ai nostri lettori qualche informazione su dei riferimenti della filiera di ACLI TERRA da quelle parti.

Già da qualche anno riporto in una vivace rubrica, “Viandanti Sociali”, pubblicata dal giornale “Lazio Sociale”, tali informazioni o esperienze dirette fatte sui territori, quindi chiederò ospitalità ad entrambi i giornali per questa mia nota.

Quando guidate sull’autostrada E 55, da Canosa di Puglia direzione Bari, vi accorgete di solcare un mare verde, una impressionante distesa oceanica di olivi.

Oliveti curati benissimo che dal mare arrivano fino al Parco dell’Alta Murgia e proseguono a scendere perpendicolarmente per tutta la Puglia.

In questa prima area gli oliveti e gli olivicoltori entrano negli occhi del viaggiatore in maniera assoluta, più che dominante.

E’ quest’area che esprime tra i migliori olii al Mondo ed è in questo territorio che è stata fondata l’Unapol, l’unione degli olivicoltori italiani espressione della tradizione rurale di ACLI TERRA, e qui, infatti, che questa organizzazione ha una presenza culturalmente radicata.

Puntiamo in questo articolo a farvi conoscere alcune eccellenze del territorio e la prima è proprio una realtà olivicola.

A Corato, una delle “capitali” mondiali dei frantoi chiedete della Società agricola Petrizzelli, che è un must nella lavorazione della cultivar “Coratina”.

Assaggiate la loro selezione “Caius Oratus”, nome rievocativo del fondatore della città, e proverete un olio talmente straordinario da poterlo sorseggiare gustosamente in un cicchetto.

La produzione del 2021 – 2022 è stata finalista al Concorso Internazionale Leone D’Oro nella categoria Produttori Monocultivar Coratina.

Gli intensi profumi dell’olio della famiglia Petrizzelli aprono le porte ai sentieri verso l’Alta Murgia, intravedendo l’affascinante Castel del Monte.

E’ tra i misteriosi pendii federiciani, allietati da un fresco vento mitigatore della calura estiva, che potremmo scoprire altre due realtà preziose Made in ACLI TERRA oppure con ACLI TERRA Style.

La prima è l’Agriturismo “Posta Mangieri”, abilmente curato dalla Signora Rossella. E’ sui pendii della campagna di Corato, avvolto da 2,5 km di muretti a secco, in una azienda agricola di circa 80 ettari  ricchi di mandorleti, uliveti, vigneti, orticole e pascoli.

Un cortile con vista straordinaria incorniciato da storiche luminarie, che da solo vi immerge nella storia della autenticità pugliese. Qui non perdete il carpaccio di manzo con pesto al basilico, crema di burrata e cipolla rossa caramellata oppure la pasta foglia d’ulivo con la salsiccia pezzenta, pomodorino e crema di porcini.

Mentre gustate i vostri piatti provate ad alzare lo sguardo e i lampadari sono antichi braceri, una vera magia dell’artigianato locale.

La seconda è ancora più vicino a Castel del Monte, 3, 5 km in linea d’aria, ed è  “Il Pino Grande, Masseria Citulo” nella campagna di Andria.

Prima di gustare i loro piatti chiedete di visitare il fantastico ciliegieto, un vero giardino del gusto sotto lo sguardo misterioso del Castello federiciano.

Ciliegie “Ferrovia” da inserire nell’album dei ricordi più dolci.

Provate la cucina dello chef Nicola, piatti tipici della cucina di campagna, come la lasagna con le fave, ma vi divertirete con la bavarese alle nocciole.

Dall’Alta Murgia veloci verso Bari e il suo mare, i suoi pescatori, storie di ricci e tagliatelle di seppie, ma queste le racconteremo in un’altra narrazione, perché la nostra direzione è ancora una volta nella tradizione rurale.

Ci dirigiamo verso Casamassima, centro agricolo nel Sud Est barese, fino ad inoltrarci in un rilassante percorso guidato dai muretti a secco che ci porta alla “Masseria delle Monache”, riferimento storico del contado di queste parti che si è evoluto in una realtà importante nella filiera nazionale del latte. Qui Francesco, il titolare, cura le sue mucche e trasforma il loro latte in mozzarelle architettoniche, e coltiva il famoso grano Senatore Cappelli. Nell’aia le feste popolari si susseguono, così come la stessa riservatezza può essere garantita agli ospiti.

E’ un piacere per gli occhi e poi per il gusto seguire le capacità artigianali di Francesco nel modellare la cagliata e trasformarla in calda mozzarella.

Care amiche e cari amici, provate a sedervi su un muretto a secco, godete del vento estivo dell’Adriatico, tendete la mano tra il fogliame tra ciliegie e fioroni, gustateli e poi meditate sui perché della Puglia, vi potreste laureare in filosofia.

NT

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