VIVA IL VOLONTARIATO, E NON IVA AL VOLONTARIATO!

VIVA IL VOLONTARIATO, E NON IVA AL VOLONTARIATO! Proprio mentre i nostri mondi si apprestavano a celebrare la giornata mondiale del volontariato, dal maxiemendamento al Decreto fiscale ci è piovuto in testa uno dei peggiori regali che potessimo aspettarci: l’obbligo del regime Iva per le associazioni ossia il passaggio da un regime di esclusione Iva, ad un regime di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci.
Non si tratta di un passaggio banale perché implica il sorgere di una serie di adempimenti formali (apertura della partita iva anche per gli enti che non esercitano alcuna attività “puramente commerciale”, fatturazione e registrazione delle operazioni), comporta aggravi fiscali per le imprese sociali e porterà al restringimento della capacità d’azione per le associazioni ricreative e sportive dilettantistiche.
Una norma che è anche confusa perché ripropone tipologie associative riferite a un vecchio quadro normativo non aggiornato con le nuove qualifiche previste dalla Riforma del Terzo Settore. Un segno che questa norma è stata scritta in fretta e senza alcun ascolto delle migliaia di realtà che ogni giorno operano per ricucire le ferite del tessuto sociale.

E’ una norma sbagliata, da cancellare e da riscrivere nei tempi e nei modi corretti per rispetto dell’intera società. Noi del Forum Terzo Settore Lazio siamo totalmente d’accordo con Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore: “IL TERZO SETTORE VA SOSTENUTO, NON COLPITO”.
Se questa norma non verrà cancellata a rischio la sopravvivenza di molte associazioni.
Questa Giornata del Volontariato è una giornata come le altre, di lavoro sul campo e di battaglia per i diritti di tutte e tutti.

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