La Regione Lazio sostiene i processi di digitalizzazione, di Ivan Simeone

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

La CLAAI Assimprese Lazio Sud, sostiene le imprese e le numerose attività produttive territoriali con una azione di accompagnamento e di informazione. La digitalizzazione delle nostre imprese, sono oggi uno dei processi di innovazione essenziali per affrontare le sfide del mercato e rilanciare il nostro tessuto produttivo.

In quest’ottica la CLAAI ritiene positiva l’iniziativa della Regione Lazio –oggi uno dei pochi punti di riferimento concreti per le attività d’impresa- che sostiene il processo di digitalizzazione delle imprese locali anche grazie ad uno stanziamento complessivo di 5 milioni di euro per “sostenere l’adozione di un’analisi personalizzata dei loro fabbisogni digitali”.

Il bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 70% dei costi ammissibili con un limite per impresa di € 15 mila euro e il minimo è di € 10 mila euro.

Alle spese per l’acquisto di “Diagnosi Digitale” –ovviamente da rendicontare- vi è anche un contributo pari al 20% delle spese sostenute dall’impresa per il personale addetto al progetto.

Beneficiari sono tutte le imprese con sede nel Lazio “ad esclusione degli enti creditizi e finanziari, delle imprese agricole e del settore della pesca, di altri settori esclusi (gioco di azzardo, produzione di bevande alcoliche e derivati dal tabacco, altro) e nel rispetto dei requisiti generali di ammissibilità.”

Questo bando è “a sportello” ed è maggiormente dedicato a quelle imprese che hanno fabbisogni digitali complessi e articolati. La particolarità è che i servizi devono essere forniti da uno dei soggetti identificati e specializzati (certificati) quali:

  1. uno dei 45 Poli Nazionali candidati dall’Italia alla call europea per la selezione degli European Digital Innovation Hubs;
  2. uno degli 8 Competence Center di cui al Piano nazionale Impresa 4.0;
  3. uno dei 27 Centri di Trasferimento Tecnologico certificati sulle tematiche di Industria 4.0;
  4. un manager dell’innovazione iscritto nell’apposito elenco;
  5. altre persone giuridiche in grado di garantire adeguata professionalità e indipendenza, vale a dire: che hanno realizzato negli ultimi tre anni almeno 10 servizi di diagnosi digitale per conto di imprese, per un fatturato complessivo di almeno 200.000,00 euro; che non sono controllati da o non controllano, direttamente o indirettamente, imprese fornitrici di hardware, software o soluzioni digitali.

La procedura e la predisposizione del bando non è semplicissima, anche perché il bando è ovviamente soggetto a valutazione e necessita una professionalità.

Le domande dovranno essere inserite nell’apposita piattaforma web regionale, sostenuta da appositi preventivi.

I progetti ammissibili sono servizi di Diagnostica Digitale “vale a dire una approfondita valutazione del grado di maturazione dell’impresa beneficiaria sotto il profilo della digitalizzazione dei processi ed eventualmente dei prodotti, con relativa mappatura dettagliata (comprensiva delle dotazioni hardware e software) e la conseguente analisi dei possibili interventi, anche alternativi o sequenziali, con relativa stima dei tempi e dei costi e l’identificazione, ove rilevanti, delle condizioni di contorno.”

Un servizio di “accompagnamento” può essere richiesto alla CLAAI Assimprese, Associazione di categoria delle imprese artigiane e MPMI, inviando una richiesta di contatto a direzione@claai-assimprese.it

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