NICOLA TAVOLETTA: 1993 E 2021 ANNI A CONFRONTO

Di Canio tocca a Vialli, che ferma il pallone. È una punizione di seconda. È Roberto Baggio a calciare. Pallone nell’angolo alto alla destra di Lama’. Una pennellata che supera la barriera accompagnata dalla voce di Pizzul. Robertoooo Baggiooo è goooool. Era il 90°minuto della semifinale di ritorno della Coppa Uefa. La Juventus di Trapattoni superò il Paris Saint German di Arthur George. Sarà finale contro il Borussia Dortmund, sarà vittoria. Platt, Baggio Dino, Peruzzi, Ravanelli, Marocchi, ve li nominerei tutti. Ti ricordi quella partita? Era il 1993. Lo stesso anno dei sindaci che cambiarono le nostre città: Rutelli, Bassolino, Finestra, Illy, Cacciari, Orlando, Cito, Viespoli, Mancini, De Luca o Sanza. Partì una stagione importante per i nostri comuni. Le città cambiarono tanto, migliorarono tutte. Erano politici veri che seppero fare i sindaci. Quest’anno la Europa League è andata al “El Submarino Amarillo”, il Villarreal, ma vi è una analogia: si voterà in quasi tutti quegli stessi comuni. Saranno messi alla prova sindaci completamente diversi, che cinque anni fa stravolsero la geografia politica. Sapremo dalla democrazia se meritino la conferma. In quel 1993 a Monaco di Baviera Basil Boli’ segnò di testa e Berlusconi conobbe la prima sconfitta. Passeranno pochi mesi e sarà vittoria alle urne nelle storiche elezioni politiche che lo porteranno alla Presidenza del Consiglio. Allora in Italia giocavano gli inglesi più forti, Gascoigne e Platt, oggi due compagini inglesi si affronteranno in finale in Champions League, rendendo marginali le squadre italiane dalla geografia calcistica. Quel 1993 è stato denso di storie, eventi, che oggi indirettamente riaffiorano oppure evidenziano risvolti, effetti.
A quell’epoca nacque una importante classe amministrativa che riuscì a lavorare con risultati per due mandati in tante delle nostre città, ma a quell’epoca crollò anche la politica italiana, che definimmo corrotta, ricordo il vergognoso episodio del Rafael, ma in realtà la corruzione è del genere umano, non della sola politica.
Quel 1993 nacque dai traumi del 1992, le stragi mafiose, tangentopoli, il deficit e Maastricht, e questo 2021 nasce dal trauma sanitario del 2020.
Possiamo cercare di sciogliere i nodi sociali, politici ed economici, riflettendo su quegli errori e su quelle buone esperienze, provando a creare una compiuta stagione di rilancio, questa volta non solo amministrativa, ma nella complessità sociopolitica.
Ho dato un quadro calcistico al ragionamento per romanticismo sportivo, ma anche per sollecitare una riflessione sul disordine e la decadenza attuale di questo movimento popolare, che ha bisogno di ripensarsi, così come la intera nostra dimensione sociale.
Solitamente il calcio italiano offre il meglio proprio nelle crisi e all’Europeo manca poco.
Nicola Tavoletta

fonte: fotogramma youtube

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