LAZIO. CONSORZIO BONIFICA VALLE DEL LIRI, SIMEONE: NON IGNORARE VOLONTÀ CITTADINI ARCE

(DIRE) Roma, 26 mag. – “Non può cadere nel vuoto l’appello,
contenuto anche nella petizione popolare del 20 aprile 2021, con
la quale i cittadini, chiedono, stante la totale assenza di
servizi e benefici derivanti dal Consorzio di bonifica della
Valle Del Liri, al presidente del consiglio regionale del Lazio,
il recesso del Comune di Arce dal perimetro di contribuenza dello
stesso Ente. Così come non può essere ignorata la volontà
espressa all’unanimità dal consiglio comunale di Arce, con due
successive delibere di luglio 2019 e agosto 2020, che, rilevato
come nel territorio comunale il Consorzio di Bonifica della Valle
del Liri non ha mai realizzato opere straordinarie finalizzate
all’irrigazione di fondi o alla bonifica delle sorgenti e dei
fossi demaniali, ha manifestato la volontà di escludere il
territorio del Comune di Arce dal perimetro di contribuenza del
Consorzio e conseguentemente, richiesto alla Regione Lazio ed al
Consorzio di Bonifica, ciascuno per le proprie competenze, la
revisione del perimetro di contribuenza. In questo contesto,
recependo l’appello ad intervenire, ho presentato una
interrogazione urgente a risposta immediata per chiedere al
presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e agli
assessori competenti, quali azioni urgenti si intendano mettere
in atto al fine di assicurare al Comune di Arce il recesso dal
perimetro di contribuenza del Consorzio di bonifica della Valle
Del Liri”.
così in un comunicato il capogruppo di Forza Italia in consiglio
regionale del Lazio Giuseppe Simeone.

“Risulta essere fondamentale dare risposte
chiare ed immediate alla comunità interessata non solo dal danno,
di non avere i servizi che il Consorzio dovrebbe garantire, ma
anche dalla beffa di dover sostenere l’onere di opere mai
realizzate a vantaggio dei cittadini stessi. Il Consorzio di
Bonifica della Valle del Liri nonostante l’inerzia da cui è
caratterizzato ha inoltrato ai cittadini del Comune di Arce
avvisi di pagamento che ammontano, solo per gli anni 2014/2019, a
cui vanno sommati i contributi complessivamente versati negli
anni precedenti a fronte di nessun intervento di rilievo da parte
del Consorzio, alla ingente somma di 690.858,87 euro. La ratio
della corresponsione del contributo all’Ente, è ovviamente quella
che il cittadino che opera il versamento, ne tragga un beneficio
conseguente che in questo caso non c’è stato. Inoltre, la
situazione del consorzio della Valle del Liri è caratterizzata da
corsi e ricorsi, che si sono trascinati dal 2004 ad oggi, nelle
aule dei tribunali e da ben tre pronunce di condanna ( Collegio
arbitrale, Corte d’Appello e Cassazione) a seguito delle quali
nel bilancio dell’Ente non è stato iscritto alcun accantonamento,
né alcune posta di debito nel bilancio, minando la veridicità
dello stesso. Una situazione complessa che va chiarita con
rapidità ed urgenza nel rispetto di una comunità e di tutte
quelle imprese che, anche a causa della situazione determinatasi
a seguito dell’emergenza Covid 19, si trova già a dover
fronteggiare una crisi socio-economica senza precedenti. Fattori
che rendono ancora più insopportabile il gravare sui cittadini
arcesi di ulteriori pagamenti, soprattutto se, come in questo
caso, non dovuti”, conclude Simeone.

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