SOCIALE. LAURA PARADISO NUOVA PRESIDENTE CONSIGLIO LAZIO ORDINE ASSISTENTI SOCIALI

(DIRE) Roma, 20 mag. – Laura Paradiso Assistente sociale
specialista del Comune di Roma con compiti di coordinamento e
responsabilità del Servizio di Segretariato Sociale e del Punto
Unico di Accesso del Municipio VII di Roma Capitale – è la nuova
Presidente del Consiglio regionale del Lazio dell’Ordine degli
Assistenti sociali. L’ha eletta lo stesso Consiglio regionale nel
corso della sua seduta di insediamento dopo il risultato delle
elezioni per il rinnovo della governance laziale della
professione. Oltre a Laura Paradiso che per il quadriennio
2021/2025 guiderà una comunità professionale che conta oltre 3500
iscritti il Consiglio regionale ha eletto Chiara Pilotti alla
Vicepresidenza, Oriana Mengoni alla carica di Segretario e Mauro
Gasperini alla carica di Tesoriere. Lo scrive in una nota Cnoas.
Fanno parte del Consiglio altri undici Consiglieri: Stefania
Scardala, Alex Arduini, Lorenzo Boccadamo, Maria Cristina
Primavera, Marco Lucarelli, Elena Addessi, Giancarla Pellecchia,
per la sezione A; Debora Abate, Daniela Federici, Filippo
Carlini, Marta Cardenia, per la sezione B. Revisore unico dei
conti è stata eletta Jessica Querzoli. Definiti anche i vertici
delle Commissioni istituzionali: alla Commissione Etica e
Deontologia eletta Giancarla Pellecchia, alla Commissione
Consultiva per l’Autorizzazione della Formazione Continua eletto
Marco Lucarelli.
“Ho davanti a me un compito molto impegnativo- ha detto la neo
Presidente Paradiso- perché molto impegnativo è il compito che
attende la nostra professione. Il Paese sta pagando duramente il
peso degli effetti della contingenza sanitaria che da oltre un
anno non ci dà tregua. Soprattutto lo stanno pagando i soggetti
più deboli e fragili: singoli, famiglie, comunità che ogni giorno
devono trovare la forza di contrastare l’emergenza, per poter
guardare avanti con fiducia. Noi Assistenti sociali siamo lì, a
fianco degli ultimi individuando quelle soluzioni che consentano
loro di affrontare proprio le conseguenze delle troppe fragilità,
vulnerabilità e disuguaglianze che stanno caratterizzando il
tessuto sociale del Paese”.
“Il mio impegno sarà anche rivolto a stimolare e pungolare le
istituzioni- ad ogni livelli- affinché vengano affrontati i nodi
strutturali ancora irrisolti: primo tra tutti il tema della
integrazione socio-sanitaria di cui tanto si discute ma che non
sembra ancora riuscire ad entrare nella agenda politica. Un tema,
questo, che non può più essere eluso”, ha concluso.

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