GIOVANI. DISTURBI ALIMENTARI, 40% MINORENNI LAZIO USA SERVIZI OSPEDALIERI -L’ESPERTA: NEL 2020 AUMENTO DEL 30% DI RICHIESTE DI AIUTO

(DIRE) Roma, 27 apr. – “Il Lazio, cosi’ come altre regioni
italiane, ha registrato nell’ultimo anno un incremento delle
persone che hanno segnalato dal punto di vista ospedaliero un
disturbo alimentare. Sono 45mila i laziali che ogni anno si
rivolgono a professionisti per segnalare problematiche legate
all’alimentazione, il 40% e’ costituito da soggetti minorenni”. A
dirlo e’ Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta e
responsabile scientifica di Sos disturbi alimentari, numero verde
istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e
dall’Istituto Superiore di Sanita’, audita questa mattina dalla
Commissione Lavoro della Regione Lazio, riunitasi per commentare
la proposta di legge ‘Disposizioni in materia di politiche
giovanili’ (numero 176/ 2 agosto 2019).
   “Nell’anno della pandemia- afferma l’esperta- in Italia si e’
assistito a un aumento del 30% delle richieste di aiuto in
materia di disturbi alimentari. Questa percentuale si riferisce a
tutte quelle persone che segnalano dal punto di vista ospedaliero
un disturbo legato all’alimentazione. Cio’ significa che i dati
attuali risultano essere fortemente sottodimensionati, in quanto
non tutti hanno la forza di segnalare la patologia di cui
soffrono e in diverse occasioni non ne sono consapevoli. Ci sono
difficolta’ a intercettare questi disturbi che interessano uomini
e donne. Per questo e’ necessario che i medici di base e i
pediatri di libera scelta siano costantemente aggiornati su
questi temi in quanto rappresentano il primo presidio del
paziente”.

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