IL PUNTO = Dl covid, no zone gialle ma si torna a scuola

(AGI) – Roma, 31 mar. – Nel mese di aprile 2021 non ci saranno
zone gialle, ma dal 7 aprile la scuola sara’ in presenza, anche
in zona rossa, fino alla prima media. Le misure verranno
allentate, solo se l’andamento dell’epidemia e del piano vaccini
lo consentira’. Questi i contenuti del decreto legge, approvato
stasera dal Consiglio dei Ministri, nonostante le pressioni
della Lega che avrebbe voluto piu’ riaperture.
Il secondo decreto legge del Governo Draghi contro l’epidemia
contiene due novita’ essenziali: si torna alla didattica in
presenza per i piu’ piccoli e si introduce l’obbligo vaccinale
per il personale sanitario. Il ministro del Lavoro, Andrea
Orlando, ci mette la faccia: “Il personale sanitario dovra’
vaccinarsi obbligatoriamente. Chi non lo fara’, sara’ destinato,
ove possibile, ad altre mansioni. Se non saranno possibili altre
mansioni, l’operatore sanitario sara’ sospeso senza
retribuzione”.
Il decreto legge prevede in sintesi:
la proroga fino al 30 aprile delle misure previste dal
precedente decreto Covid;
la possibilita’, in questo arco temporale, di deliberare in
consiglio dei ministri un allentamento delle misure, qualora lo
consentano l’andamento dell’epidemia e l’attuazione del piano
vaccini;
scuola in presenza, anche in zona rossa, fino alla prima media.
L’obiettivo e’ quello di garantire gradualmente il rientro a
scuola in presenza di tutti gli studenti.
SU RESPONSABILITA’ DA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO
Il decreto esclude la punibilita’ dei “vaccinatori” quando hanno
agito seguendo le procedure corrette previste per la
somministrazione del vaccino e, quindi, l’uso e’ avvenuto in
conformita’ con le indicazioni contenute nelle circolari
pubblicate sul sito del ministero e nel “foglietto
illustrativo”.
OBBLIGHI VACCINALI 
Il decreto prevede l’obbligo di vaccinazione per gli esercenti
le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse
sanitario che svolgono la loro attivita’ nelle strutture
sanitarie e socio/sanitarie pubbliche e private, in farmacie,
parafarmacie e studi professionali.
La misura ha come obiettivo quello di tutelare piu’ possibile
sia il personale medico e paramedico sia coloro che si trovano a
frequentare ambienti che possono essere maggiormente esposti a
rischio di contagio.
Il lavoratore che rifiutera’ di vaccinarsi potra’ essere adibito
(ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di
diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non
sara’ dovuta). La disposizione vale anche per gli
autonomi.
CONCORSI PUBBLICI 
Il decreto prevede lo sblocco dei concorsi (circa 110mila posti)
e introduce procedure concorsuali semplificate.
Tra le principali novita’ si prevede una prova scritta e una
prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale
non dirigenziale.
Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune
categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex
articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui magistrati ordinari,
amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato,
professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e
difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.
Prove in sicurezza
Per consentire lo svolgimento delle prove in sicurezza si
prevede l’obbligo per i candidati di produrre la certificazione
di un test antigenico anche negativo effettuato nelle 48 ore
precedenti. Inoltre:
la durata massima della prova limitata a un’ora;
svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere
regionale.
Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato il decreto legge che vieta l’ingresso delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia. Sono previsti punti di attracco al di fuori della Laguna.
Per contemperare le esigenze di tutela del patrimonio artistico,
culturale e ambientale di Venezia e della sua laguna con quelle
legate allo svolgimento dell’attivita’ crocieristica e alle
esigenze del traffico delle merci, il decreto prevede che
l’Autorita’ portuale del Mare Adriatico Settentrionale lanci un
concorso di idee. Il concorso raccogliera’ proposte ideative e
progetti di fattibilita’ tecnica ed economica per la
realizzazione di punti di attracco utilizzabili dalle navi
adibite al trasporto di passeggeri superiori a 40mila tonnellate
e dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici.
CONTINUITA’ TERRITORIALE CON LE ISOLE
Per garantire la mobilita’ delle persone e la circolazione delle
merci su tutto il territorio nazionale vengono prorogati i
collegamenti marittimi con Sardegna, Sicilia e isole Tremiti
svolti in regime di servizio pubblico per il tempo necessario a
consentire la fine delle procedure di aggiudicazione dei
contratti di servizio e, in ogni caso, fino al 31 maggio 2021. I
servizi riguardano le linee: Termoli-Tremiti;
Civitavecchia-Cagliari-Arbatax; Napoli-Cagliari;
Cagliari-Palermo; Genova-Porto Torres; Civitavecchia-Olbia.
DOCUMENTO UNICO
Il decreto proroga di 3 mesi (dal 31 marzo al 30 giugno 2021)
l’entrata a regime del documento unico per la circolazione dei
veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Lo
slittamento consente di perfezionare le procedure telematiche
relative ai veicoli adibiti al trasporto delle merci e agli
autobus, sottoposti a particolari normative di settore, e di
completare la fase di rodaggio di tutte le procedure.
Il decreto legge covid contiene anche altre norme:
la proroga al 31 maggio 2021 delle procedure di assunzione a
tempo indeterminato dei Lavoratori socialmente utili da parte
delle amministrazioni pubbliche che ne ricorrono. Tali procedure
consentono di assumere i lavoratori anche in deroga, fino al 31
maggio 2021, in qualita’ di lavoratori sovrannumerari, alla
dotazione organica, al piano di fabbisogno del personale ed ai
vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa. Inoltre,
al fine di consentire il completamento delle procedure di
assunzione a tempo indeterminato avviate, si prevede la proroga
fino al 31 maggio del 2021 dei contratti a tempo determinato dei
lavoratori socialmente utili, di pubblica utilita’ e dei
lavoratori di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 1
dicembre 1997, n. 468, stipulati nella regione Calabria.
Nello stesso decreto si prevede inoltre la proroga dei termini
per l’approvazione del bilancio, in considerazione del perdurare
dell’emergenza sanitaria, per le organizzazioni non lucrative di
utilita’ sociale iscritte negli appositi registri, per le
organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e
delle province autonome, per le associazioni di promozione
sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e delle
province autonome di Trento e Bolzano.
LO SBLOCCO DEI CONCORSI
Insieme al Protocollo che sara’ pubblicato sul sito del
Dipartimento della Funzione pubblica, il pacchetto normativo
contenuto nel “decreto Covid” prevede ulteriori misure di
semplificazione per sbloccare i concorsi pubblici sospesi in
tutta la Pa (si tratta, secondo stime della Funzione pubblica,
di circa 110mila posti): per i concorsi gia’ banditi per cui non
sia stata svolta alcuna prova le amministrazioni prevedono
l’utilizzo degli strumenti informatici e digitali; per quelli
gia’ banditi per i quali non sia stata svolta alcuna prova, le
amministrazioni possono prevedere una fase di valutazione dei
titoli e, facoltativamente, anche delle esperienze professionali
per l’ammissione alle successive fasi, fermo restando che il
punteggio attribuito per i titoli concorrera’ alla formazione
del punteggio finale. Nei concorsi per il reclutamento di
personale non dirigenziale le amministrazioni possono prevedere
una sola prova scritta e una eventuale prova orale; per i
concorsi che saranno banditi durante lo stato di emergenza le
amministrazioni potranno prevedere una sola prova scritta e una
eventuale prova orale; sono esclusi dalle procedure semplificate
i concorsi per il personale in regime di diritto pubblico, ex
articolo 3 del Dlgs 165/2001, tra cui magistrati ordinari,
amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato,
professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e
difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.
LE NUOVE REGOLE PER I CONCORSI A REGIME.
Il decreto dispone che le amministrazioni, a regime e dunque in
via strutturale, prevedano nei bandi post-emergenza procedure
concorsuali semplificate, ricorrendo agli strumenti digitali per
lo svolgimento delle prove, secondo le seguenti modalita’:

a. una sola prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per
il reclutamento di personale non dirigenziale;
b. utilizzo di strumenti informatici e digitali per le prove
scritte e per le prove orali;
c. una fase di valutazione dei titoli e, facoltativamente,
dell’esperienza professionale per l’ammissione alle successive
fasi concorsuali, fermo restando che il punteggio dei titoli
concorrera’ alla formazione del punteggio finale.

In aggiunta, le Pa avranno la possibilita’ di adottare ulteriori modalita’ in alternativa a quelle piu’ complesse gia’ disposte dalle attuali
norme di legge: l’utilizzo di sedi decentrate in ragione del
numero di partecipanti e, se necessario, la non contestualita’
delle prove, assicurando comunque la trasparenza, l’omogeneita’
e lo stesso grado di selettivita’ tra tutti i concorrenti. 
La ministra per il Sud, Mara Carfagna, sottolinea: “Abbiamo
varato, anche grazie al Ministro Brunetta, le norme che
consentiranno di portare a termine in 100 giorni il bando per
2800 assunzioni e sbloccato l’iter del Concorsone
campano”

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