Tra Fondazione di Sardegna e Triennale Milano nasce il progetto sperimentale ArtiJanus/ArtiJanas

Creare un dialogo tra il mondo del design e quello dell’artigianato.

AJU/AJA. ArtiJanus/ArtiJanas è un progetto culturale sperimentale nato dall’incontro tra Fondazione di Sardegna e Fondazione Triennale Milano con la direzione scientifica e artistica Triennale Milano, la direzione operativa di Innois s.r.l. e la direzione organizzativa e l’event management di Tools s.r.l. 

Il Progetto si pone l’obiettivo di stimolare le realtà produttive locali che operano nei settori dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale e in quello edile, rileggere le produzioni artigiane, generare innovazione e nuove opportunità di sviluppo.

Il Progetto ha lo scopo di aggregare i diversi settori dell’artigianato attorno ad un ampio programma di attività e pratiche orientato a fare emergere il ruolo culturale, oltre che economico, dei mestieri artigiani promuovendo il dialogo tra i diversi settori del comparto, la società e il sistema dei consumi. 

Il tema della prima edizione “tesori viventi” co- curata da Alberto Cavalli e Roberta Morittu rimette al centro l’uomo e il saper fare e al contempo vuole essere un invito a riabitare centri minori della Sardegna, che vivono e si nutrono della intima relazione tra i mestieri artigiani e le comunità di riferimento. In queste settimane si stanno svolgendo i seminari a cui possono aderire gli artigiani dal portale www.aju-aja.it che presenta tutto il percorso.

Il progetto vede tra i Partner Istituzionali anche le Associazioni di Categoria dell’artigianato tra le quali l’Unione Artigiani Italiani Sardegna rappresentata dalla Presidente Regionale UAI Maria Grazia Dessì: “Credo molto in questo progetto – ha sottolineato – che valorizza il comparto artigiano in tutte le sue potenzialità. L’artigianato è cultura, tradizione, dialogo e innovazione. In un momento storico come questo è importante tenere insieme tutti questi valori, provare a investire in alta formazione e innovazione che possono aiutare il settore a resistere e sopravvivere alle difficoltà del momento che lo hanno piegato e provato economicamente e umanamente. In questo progetto leggo l’ambizione di investire ancora una volta nel bello dell’artigianato che conserva e reinventa allo stesso tempo i nostri antichi saperi. Solo così possiamo salvare le piccole comunità e i centri minori dove i mestieri e le botteghe ancora oggi preservano l’autenticità e la vitalità dei luoghi e delle persone. Unione Artigiani Italiani è stata coinvolta dall’organizzazione e si è resa da subito disponibile per la diffusione e la promozione del Progetto. Mi sento onorata di poter offrire il mio contributo e quello della Confederazione Artigiana che mi pregio di rappresentare”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *