Disabilità: La funzione ministeriale

Personalmente sono molto favorevole all’istituto del Ministero per la disabilità. Un Ministero non è l’istituzione che serve a tutelare l’ambito di cui si occupa. Per quello ci sono i corpi intermedi e le associazioni di categoria a cui il nostro ordinamento repubblicano, basato su una costituzione adeguata, riconosce piena autorità di rappresentanza. Anche il Ministero dei beni culturali non esiste semplicemente per tutelare il patrimonio culturale del nostro paese. Per quello ci sono le soprintendenze ,che fanno cose diverse dai compiti ministeriali che sono soprattutto quelle di valorizzare e promuovere. Il Ministero dell’ambiente non serve solo a tutelare le specie animali protette o ad istituire i parchi nazionali. Serve per valorizzare il patrimonio di cui si occupa, non solo a proteggerlo. Per cui il Ministero della disabilità non è l’istituzione che serve a tutelare le persone in condizione di disabilità ma è l’istituzione che programma le politiche a favore delle persone in condizioni di disabilità.

Ho usato volutamente le ripetizioni per marcare bene la differenza, sostanziale e non formale. Negli anni si è affermata, con lentezza ingiustificata, un’ attenzione migliore verso la disabilità. Si è stabilito il principio che i diritti delle persone che vivono la condizione di disabile, debbono essere rappresentati con atti concreti e con le agevolazioni necessarie al miglior conseguimento della loro qualità della vita. Le attività commerciali debbono essere raggiungibili ma ci sono ancora troppi gradini. I parcheggi debbono essere garantiti, ma taluni se ne infischiano. Gli stabilimenti balneari, i teatri, i cinema, le arene sportive dovrebbero essere accessibili e fruibili in modo eguale a tutti, disabili inclusi. I disabili cognitivi hanno diritto alla massima inclusione sociale, non solo ad aver il minimo necessario al loro sviluppo mentale.

Ma siamo lontani dall’aver ottenuto dei risultati accettabili. Personalmente ritengo che ogni casa di nuova edificazione , in un futuro prossimo, debba avere obbligatoriamente il bagno, o uno dei bagni, completamente ad uso di disabili motori. E che una quota delle camere di ogni albergo sia organizzata adeguatamente verso la disabilità. Ascensori e accessi ai marciapiedi , accessi negli uffici debbono essere garantititi per legge e per davvero. Soprattutto nella considerazione che chiunque può diventare disabile e che in qualche modo tutti, nel percorso della nostra vita, siamo destinati ad una condizione di minore abilità. Sempre che abbiamo la fortuna di arrivarci, alla terza età. Quindi si, ben arrivato al ministero della disabilità perchè il nostro paese ha bisogno di attivare politiche serie verso chi vive obbligato in una condizione che non è mai una scelta personale. Altrimenti avere un ministero alle pari opportunità e le regole per le quote rosa equivale a suonare note stonate e decisamente sopra le righe.

Agostino Mastrogiacomo, Presidente Acli Terra Latina

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