SCRITTORE SUMERO: LA ROSA DI TOKYO

Iva Ikuko Tuguri era una ragazza figlia di emigranti giapponesi nata a Los Angeles. Era laureata in zoologia e nel 1941 decise di andare in Giappone, non vi era mai stata. Salpò da San Pedro nel 1941 e raggiunse il Paese di origine dei suoi avi. Aveva un certificato di entrata per il Giappone e per tornare in Patria chiese al Vice Console Americano il passaporto, ne era sprovvista, oppure un documento per essere autorizzata al rientro. In quel momento l’aviazione nipponica bombardò il porto di Pearl Harbor, base navale degli Stati Uniti. Autorizzazione negata, doveva rimanere in Giappone. Chiese la tessera annonaria al Governo Giapponese per poter fare spesa e le fu chiesto di rinunciare alla nazionalità del suo Paese, gli Stati Uniti d’America. Lei rispose che non avrebbe potuto perchè sarebbe stato come chiedere ad una tigre di rinunciare alle sue strisce. Fece i lavori più disparati per mangiare, finchè la assunsero a Radio Tokyo, perchè parlava l'”americano” e per la sua voce adatta. Una voce sensuale, suadente, calda; con essa parlava ai soldati americani, li rapiva e li demoralizzava. Condusse 340 puntate, la trasmissione si chiamava “The Zero Hour”. Le sue parole li invitavano alla resa, con un tono eccitante per 20 minuti chiedeva di far scivolare ogni resistenza. “Sono la vostra più amichevole nemica”, questo sussurrava ai soldati angloamericani. Guadagnava 7 yen a trasmissione. Sapete cosa ci faceva, oltre a viverci? Curava i prigionieri di Guerra. Sposò un uomo portoghese dopo la guerra, D’Aquino, che la convertì al cattolicesimo. Ancora in Giappone con una trappola la FBI la arrestò, ma dovettero liberarla dopo un anno perchè senza prove. Rimase incinta e chiese di partorire negli USA, non le fu permesso. Solo nel 1948 rientrò a San Francisco, la arrestarono, processarono e condannarono per alto tradimento. Tanti testimoni “prodotti” dalla FBI contro di lei, ma spontaneamente si offrirono numerosi reduci a suo favore. Riamse in carcere fino al 1956, poi si trasferì a Chicago. Nel 1977 il Presidente degli Stati Uniti Gerard Ford la perdonò formalmente e le diede la cittadinanza. Questa storia è incredibile; incredibile come un pezzo di carta cambi i destini degli uomini. Raccontate la storia della più amichevole nemica questa sera, ogni sera, perchè la voce vostra sia più saudente e perchè ogni tigre possa avere le proprie strisce, senza un pezzo di carta.

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