CETARA, FESTA DELLA COLATURA DI ALICI

Oggi è una giornata importante che corona il lavoro e l’impegno di una intera comunità territoriale e di quanti l’hanno accompagnata e sostenuta verso l’importante riconoscimento della Dop per la colatura di alici. Un traguardo che festeggiamo con la cerimonia della spillatura anche a rimarcare come la “Colatura di alici di Cetara” sia la prima Dop italiana che tutela un prodotto di mare trasformato. Un vanto per la Campania e un fiore all’occhiello del nostro made in Italy”. Così la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova intervenendo alla “Festa della Colatura di Alici di Cetara”, Spillatura della colatura nuova, edizione 2020.

“Per poter garantire che questa eccellenza italiana continui a essere prodotta- ha sottolineato – il presupposto necessario è la gestione accorta del suo ingrediente principe: le alici che si pescano proprio nell’area di mare dei golfi di Salerno e Napoli – e in quello spazio acqueo definito dai tecnici “subarea gestionale numero dieci” (GSA 10). Questo ci obbliga ad accompagnare il processo di valorizzazione dei prodotti trasformati e freschi delle alici con una gestione sostenibile sotto ogni profilo: sociale, ambientale, economico”.

Per questo, ha annunciato Bellanova, “abbiamo voluto attivare, rispondendo alle sollecitazioni della categoria e delle Amministrazioni locali, un processo collaborativo con la Regione Campania, con le amministrazioni comunali di Cetara e di Massa Lubrense, con l’Università “Parthenope”, verso un piano di gestione dei piccoli pelagici su base regionale. Nella gestione della risorsa ittica è un’iniziativa pilota.

E’ un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di attività partenariali e condivise con la categoria per individuare misure tecniche in grado di assicurare la sostenibilità dei prelievi e l’equità dei redditi per gli addetti; percorsi formativi per gli operatori per acquisire ulteriori competenze tecniche e per meglio gestire gli stock; investimenti finanziari per l’adeguamento del naviglio da pesca aderente al piano di gestione; contributi finanziari finalizzati a fornire valore aggiunto alla produzione attraverso investimenti in infrastrutture, acquisto attrezzature, nella promozione della produzione proveniente dagli sbarchi locali.

Questa esperienza potrà rappresentare un modello italiano – ha concluso la ministra Bellanova – nella gestione delle risorse ittiche e nella valorizzazione del made in Italy anche attraverso un approccio integrato di filiera e di processi di blue economy”.

(Fonte foto: statifanpage.com)

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