AGRICOLTURA. LAZIO, CIARLA: OPPORTUNITÀ DA COLTIVAZIONE PIANTE OFFICINALI “COSTITUIRE PIATTAFORMA NETWORKING PER PROMUOVERE AVVIO SETTORE”

La coltivazione di piante officinali puo’
rappresentare interessanti opportunita’ di crescita per le
aziende regionali perche’ ha grandi possibilita’ di sviluppo,
essendo caratterizzato da un apprezzabile aumento della domanda
di mercato e perche’ il Lazio presenta caratteristiche
pedoclimatiche ottimali per queste specie”. Lo ha detto il
presidente di Arsial, Mario Ciarla, intervenendo al webinar
conclusivo del progetto Arom, sulla produttivita’ e
sostenibilita’ delle specie aromatiche nel Lazio.
   “Il consumo di piante officinali da parte dell’industria
farmaceutica, alimentare, liquoristica, cosmetica infatti e’ in
continuo aumento in tutto il mondo- ha spiegato Ciarla- Nel
nostro Paese, mentre il settore della trasformazione e quello
della commercializzazione dei prodotti finiti ha fatto registrare
negli ultimi 10 anni un notevole incremento, quello della
coltivazione, nonostante gli incrementi registrati non cresce in
maniera parametrata alla domanda e riesce a far fronte al
fabbisogno nazionale soltanto per il 30%”.
  La produzione italiana di piante officinali “deve confrontarsi
soprattutto per il prezzo con quella di altri Paesi, specialmente
dell’Europa dell’Est e dei Paesi terzi, dai quali proviene circa
il 70% delle erbe impiegate nel nostro Paese- ha sottolineato
Ciarla- E’ facile comprendere, quindi, che ci potrebbero essere
buone possibilita’ di incrementare le coltivazioni di piante
officinali e numerosi produttori agricoli potrebbero vedere nelle
coltivazioni di queste piante delle interessanti opportunita'”.
   Le aziende del Lazio “si collocano in aree con caratteristiche
pedoclimatiche ottimali per la coltivazione di molte specie di
piante officinali ma, nonostante la loro coltivazione potrebbe
avere diverse ricadute positive in termini di vantaggi
agronomici, paesaggistico-ambientali, economici-produttivi
soprattutto in numerose aree interne regionali, mancano
informazioni sulle potenzialita’ delle aziende a coltivare questo
tipo di colture ed indicazioni capaci di orientare le scelte
produttive degli agricoltori”.
  Arsial dispone di “aziende dimostrative
sperimentali dove si coltivano, tra le altre cose, piante
officinali (Tarquinia e Cerveteri)” e “ha promosso iniziative di
ricerca e divulgazione sulla base delle indicazioni fornite dal
Piano di settore delle piante officinali ed aromatiche 2014-2016-
ha continuato Ciarla- L’attivita’ si e’ concentrata sugli ambiti
di produzione di maggiore interesse per il territorio laziale: la
produzione di piante aromatiche in vaso per il settore del
florovivaistico, (produzione nella quale il Lazio occupa una
posizione di tutto rispetto a livello nazionale) e quella di
piante officinali in pieno campo con l’obiettivo di studiare e
applicare protocolli innovativi di produzione sostenibile che
valorizzino la territorialita’, le risorse naturali suolo-acqua e
la qualita’ della produzione”.
   In questo senso l’azienda regionale ha predisposto il
“progetto ‘Produzione sostenibile di specie aromatiche in pieno
campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla
produttivita’ e sulla sostenibilita’ del sistema (Pro.Arom2)’
(2020-2021) in collaborazione con il Dipartimento di Chimica e
Tecnologie del Farmaco (DCTF) della Sapienza Universita’ di Roma
per studiare le tecniche idonee alla coltivazione sostenibile
delle piante officinali in pieno campo in differenti areali della
Regione Lazio in relazione alle caratteristiche produttive e
qualitative degli oli essenziali estratti”.
   Pertanto, secondo Ciarla “e’ necessario, nell’ottica della
multifunzionalita’ e sostenibilita’ delle produzioni agricole,
avviare un allineamento delle strategie di sviluppo di una
filiera delle piante officinali con i pilastri della Politica
Agricola Comunitaria (PAC) e con spec

misure del PSR
regionale, declinare obiettivi e azioni lavorando di intesa con
la Regione e coinvolgere le organizzazioni professionali”.(SEGUE)
  Tra le azioni che potrebbero essere
sviluppate per promuovere l’avvio del settore “c’e’ la
costituzione di una piattaforma di networking in cui organizzare
la conoscenza, l’esperienza della ricerca, della divulgazione e
della pratica in materia di piante officinali al fine di renderle
facilmente e rapidamente disponibili a tutto il settore- ha
concluso Ciarla- Questo webinar, quindi, potrebbe essere un
momento di promozione della costituzione di un networking
collaborativo che abbia la finalita’ di aggregare e far dialogare
il mondo della ricerca con quello dell’impresa e con una serie di
attori fondamentali per le dinamiche relazionali del sistema
regionale come i consulenti e le associazioni di produttori” (DIRE) Roma, 4 dic. –

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