AGRICOLTURA. MORIA KIWI, COLDIRETTI LAZIO: STANZIARE FONDI PER REIMPIANTI

(DIRE) Roma, 27 nov. – “La Regione Lazio deve intervenire subito
stanziando i fondi alle aziende che hanno perso gran parte del
raccolto a causa della moria di kiwi, per poter procedere al
reimpianto necessario a ripristinare le piantagioni. Ci vorra’
molto tempo per tornare ai normali livelli di produzione. La
perdita subi?ta e’ considerevole e hanno bisogno di essere
supportati dalle istituzioni”. E’ l’appello del presidente di
Coldiretti Lazio, David Granieri, alla Regione Lazio e
all’assessore all’Agricoltura, Enrica Onorati.
“Un problema- continua la nota- che Coldiretti sta seguendo
sin dalle prime segnalazioni arrivate da parte dei produttori,
che avevano portato alla sollecitazione di un incontro alla
Pisana gia’ lo scorso agosto”. Dopo il quale “ne sono seguiti
altri in commissione e la Regione ha avviato uno ricerca che sta
coinvolgendo oltre al servizio fitosanitario, anche alcune
Universita’ italiane, per individuare la causa del problema, che
sta compromettendo seriamente la produzione”.
Ancora: “Non possiamo permetterci di mettere a rischio la
produzione di un’eccellenza per il nostro territorio- conclude
Granieri- che ha ottenuto anche il marchio Igp. I nostri
produttori hanno bisogno di liquidita’ immediata per far fronte
alla grave perdita economica che hanno subito a causa del calo
della produzione. La moria di kiwi ha compromesso oltre il 30%
del raccolto. Si tratta di aziende che nella maggior parte dei
casi si occupano solo di quella produzione che rappresenta
l’unica fonte di guadagno. Questa situazione avra’ conseguenze
molto pesanti in termini economici su produttori gia’ vessati
dalla crisi determinata dalla pandemia”.
Un settore “strategico per l’economia laziale, quello della
coltivazione dei kiwi, che a Latina rappresenta una delle
piantagioni principali con oltre 12mila ettari di terreno
coltivati, circa il 60 per cento della superficie coltivata e
oltre 4 milioni di quintali di kiwi raccolti all’anno, per un
valore di oltre 500 milioni di euro annui”.
(Comunicati/Dire)

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