LPN-Coldiretti Lazio a pastori: Certificare abbacchio romano igp

Roma, 20 nov. (LaPresse) – “E’ fondamentale certificare i prodotti per offrire ai consumatori una maggiore garanzia sulla provenienza della carne e per difendere una delle poche eccellenze Igp (Indicazione Geografica Protetta) della nostra regione, quale è l’abbacchio romano”.E’ l’appello del presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, agli allevatori che possono certificare i loro prodotti.  “Un processo imprescindibile – aggiunge Granieri- che offre una maggiore sicurezza a chi acquista, perché il marchio Igp assicura che sia stato adottato un disciplinare approvato dalla Comunità Europea per tutelare la tradizione territoriale in tutti i passaggi della filiera, che sono stati sottoposti ad un monitoraggio continuo”.  Un appello viene rivolto anche ai consumatori. “Un segnale a cui i consumatori devono prestare attenzione – prosegue Granieri- è l’etichettatura, che deve essere chiara e provvista del contrassegno del logo comunitario dell’Igp”.  ?Il Lazio conta circa 40 mila aziende ovine e può vantare complessivamente 65 prodotti con indicazione geografica. Questo consente alla nostra regione di collocarsi al quinto posto su scala nazionale per numero di prodotti riconosciuti.  “Gli allevatori devono quindi certificare l’abbacchio romano – conclude Granieri- affinché gli venga attribuito il marchio Igp. Una tutela verso loro stessi e i loro diritti, oltre che una garanzia e una forma di correttezza nei confronti dei consumatori. Un vero e proprio atto di responsabilità per tutelare l’intera filiera e le tradizioni territoriali, difendendo così uno dei pochi prodotti Igp, che vanno preservati nel Lazio”.

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