L’intervento di Bettini alla Direzione del Pd

Roma, 23 ott (Adnkronos) – “Abbiamo fatto bene a dire che non ci interessa da un punto di vista di potere un riassetto dell’esecutivo, si può valutare in seguito, sentendo l’opinione alta e la valutazione del presidente della Repubblica, tenendo presente l’opinione del premier, dopo il passaggio dei 5 stelle sugli Stati generali”. Lo ha detto Goffredo Bettini nel suo intervento alla Direzione del Pd.

“Però deve davvero essere finalizzato a migliorare la capacità politica e operativa del governo e non deve avere lontanamente il sentore di qualche soddisfazione, di esigenze di partito o di pezzi dentro i partiti. Davvero, sarebbe un gravissimo danno”, ha spiegato il dirigente dem.

Roma, 23 ott (Adnkronos) – “Abbiamo la responsabilità di superare una concezione emergenziale. Non possiamo assolutamente sottrarci dalla responsabilità di essere un punto di riferimento anche per il futuro”.
Lo ha detto Goffredo Bettini nel suo intervento alla Direzione del Pd.

“Io non vorrei che molti dirigenti, lo stesso premier ‘rinfognasse’ in una visione solo emergenziale quando oggi l’emergenza pretende una ripresa di maggiore autorità e autorevolezza del governo”, ha spiegato il dirigente dem sottolineando: “Il problema è che nei mesi passati abbiamo avuto un governo di competitori che hanno in alcuni momenti avuto atteggiamenti da avversari. Tutto si è tenuto grazie a un lavoro continuo di tutti, in particolare di Franceschini, anche ingrato e oscuro, che è riuscito a tenere insieme questa coalizione che non si è assunta ancora nel suo complesso una responsabilità politica comune”.

Bettini ha proseguito: “Mi fa ridere quando si dice, non possiamo fare una alleanza strategica con il M5s. Boh, non capisco. La verità è che quando uno si mette con altri per governare una legislatura non so come si deve chiamare questa alleanza? Sicuramente politica. Fino adesso non è stata sufficientemente politica. Abbiamo il problema di fare un passo in avanti non per tutta la vita, ma fino a fine legislatura. Un passo da fare tutti, nessuno se lo deve caricare sulle spalle in particolare”.

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