Clima: Fridays for Future oggi torna in piazza in tutta Italia

(AGI) – Milano, 9 ott. – Fridays For Future torna di nuovo in
piazza oggi in tutta Italia. In piu’ di 100 citta’, informa una
nota, sono previsti scioperi e presidi studenteschi. Gli
organizzatori si impegnano a rispettare le disposizioni di
sicurezza per la protezione contro il coronavirus. Sara’
obbligatorio l’utilizzo della mascherina, bisognera’ restare
distanti un metro e mezzo, e fin dalla prima mattina gli
attivisti saranno nelle piazze delle le citta’ per disegnare a
terra con i gessetti delle X su cui ci si dovra’ posizionare.
“Siamo di nuovo in piazza – afferma una nota – nonostante ci
troviamo in una pandemia globale, la crisi climatica non si e’
fermata. Anzi, continua ad essere ignorata e trascurata dalle
persone al potere. La crisi sanitaria ci ha mostrato le
contraddizioni dell’attuale sistema economico e sociale, e ci ha
costretti ad affrontare la realta’ ascoltando la scienza e
trattando una situazione di emergenza come tale. Nonostante
questo, nessun governo – nemmeno quello italiano – ha iniziato
ad ascoltare sul serio gli allarmi che la comunita’ scientifica
ripete da anni. L’avviso e’ chiaro: rischiamo di spingerci
troppo in la’. Continuando a immettere CO2 in atmosfera ai
livelli attuali supereremo il riscaldamento globale di 1,5 C, il
limite sicuro per evitare di innescare reazioni a catena
irreversibili che sconvolgerebbero la vita umana sulla Terra.
Questa pandemia e’ stata – ed e’ ancora – una tragedia. Ma le
misure per la ripartenza ci possono permettere di avviare la
riconversione ecologica, risollevando l’economia – creando
nuovi, diversi lavori – e risolvendo allo stesso tempo molti
problemi sociali del nostro paese. Insieme a decine di esperti e
associazioni, Fridays for Future ha raccolto nella campagna “
Ritorno al Futuro” molte proposte concrete (https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/ ) per il governo italiano, che pero’ sta facendo il contrario: sta cercando di tornare alla “vecchia normalita'”, sta incentivando l’economia
basata sui combustibili fossili e sta spendendo denaro per
ripristinare un passato malato e non per costruire un futuro
migliore.  “Il tempo per evitare il collasso climatico sta per
finire. – affermano con forza i ragazzi  – ma arrendersi
significa destinarci a un futuro nel caos, e non lo accettiamo.
Dobbiamo affrontare la realta’ e trattare la crisi climatica
come una crisi. Vogliamo che la politica dia la priorita’ alla
sopravvivenza dell’umanita’ piuttosto che all’avidita’ di pochi.
Vogliamo un’economia basata sul benessere delle persone e la
tutela degli ecosistemi e non piu’ sul Pil, un’Europa che si
impegni a ripagare il suo debito con il sud del mondo. Vogliamo
un Ritorno al Futuro. E per questo invitiamo tutti a mobilitarsi
in prima persona”.

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