Elezioni: l’onomastico e il Patrono

I risultati elettorali sono giunti nel tardo pomeriggio del giorno nel quale coloro che si chiamano Matteo festeggiano l’onomastico. Lo spoglio non è stato sicuramente motivo di entusiasmo proprio per due dei Matteo della politica nazionale: Renzi e Salvini.
Intanto dopo tanti pronostici a vantaggio della destra populista e sovranista, 4 regioni a 2, oppure 5 a 1, il risultato è stato un 3 a 3 con le maggiori al centrosinistra. Veniamo, invece, ai due Matteo. Matteo Renzi ha avuto la dimostrazione chiara di aver completamente sbagliato tutto. In Toscana, nella regione sua, dove è stato sindaco e presidente della provincia, Italia Viva è solamente al 4%, meno di tante liste civiche improvvisate in giro per l’Italia. Addirittura quasi la metà dei voti presi dallo stesso partito in Campania. Il suo risultato è anche ininfluente per la vittoria di Giani. Matteo Renzi, poi, ha avuto la brillante idea di candidare in Puglia Ivan Scalfarotto per far perdere Michele Emiliano e dimostrare al PD di essere decisivo. Emiliano ha vinto alla grande e Italia Viva ha conquistato un impietoso 1%. Italia Viva non ha più missione politica e neanche, quindi, prospettive, mentre Matteo Renzi, dopo la valida intuizione del governo “PD-Cinque Stelle” per mettere all’angolo Salvini e salvare l’Italia ha fatto harakiri con la microscissione. Aveva fondato un partito comunque attrattivo per tanti amministratori locali e politici del territorio e lui ha, invece, mortificato proprio la funzione e la potenzialità locale dello stesso partito e dei suoi nuovi aderenti , dandogli un profilo personale senza una organizzazione strutturata. Una analisi degli errori potrebbe farla. Veniamo all’altro Matteo: Salvini esce tre volte sconfitto. Perde la sfida con il centrosinistra nelle tre più grandi regioni e soprattutto con la sua candidata in Toscana. Zaia in Veneto trionfa alla grande e la sua lista doppia quella di Noi Con Salvini, affermando il suo straordinario successo come una alternativa autorevole ad ogni leadership a destra. Addirittura una proposta di leadership che potrebbe riformare la destra populista e sovranista in un centrodestra popolare e neogollista. Terza sconfitta è rappresentata nel chiaro travaso di voti dal suo partito a vantaggio di quello di Giorgia Meloni. La giornata dedicata a San Matteo, Patrono di Salerno, ha, invece, gratificato un salernitano doc: Vincenzo De Luca. Bravo anche Toti in Liguria che vince con la sua lista, trasformando i partiti in gregari.

Carla Felicia

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