La tutela del minore all’interno di un procedimento penale

Il tema della tutela del minore come persona offesa o presunta vittima di un reato è una sorta di crocevia di questioni teoriche espresse a livello nazionale ed internazionale che vertono verso la protezione delle vittime deboli e cercano di soddisfare il livello di protezione, proprio dei Diritti Umani.
Basti pensare alla Dichiarazione dei Diritti del bambino, del 1924, che precede di venti anni la “Dichiarazione Universale” dei Diritti dell’uomo, poi la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, approvata nel 1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Convenzione ONU di New York del 1989 ratificata in Italia con la legge n. 176 del 1991, la Dichiarazione finale della Conferenza mondiale di Stoccolma contro lo sfruttamento sessuale dei bambini; il Programma d’azione del 31 agosto 1996, il Protocollo facoltativo alla Convenzione di New York sulla vendita dei bambini, la prostituzione e pornografia infantile, entrata in vigore il 18 gennaio 2002 e ratificato in Italia con la lege n. 46 del 2002.
Il tema della persona minore è un punto centrale all’interno di un procedimento penale poiché non si tratta di una semplice nozione ma di atti pratici volti alla tutela massima di un individuo vulnerabile che viene a contatto con il mondo della giustizia.
Il Criminal Classification Manual definisce la “vittima” come quel soggetto che diviene l’obiettivo dell’attacco dell’aggressore, incrociando la strada nel momento in cui l’offender valuta favorevoli le circostanze per poter commettere un crimine.
La maggiore tutela che può essere messa in campo, all’interno di un procedimento penale, è inerente la figura dell’esperto nominato dall’autorità giudiziaria, poiché è una figura che con il proprio bagaglio esperenziale ed il continuo aggiornamento circa la tematica specifica, riesce a mettere in atto quelle istanze fondamentali per far si che il minore, entrando a contatto con il procedimento penale, riesca ad essere il più sereno possibile.
L’esperto nominato è lo psicologo forense che, oltre alla propria esperienza in ambito penale, utilizza una metodologia adeguata per poter avere contatti e svolgere il lavoro più appropriato per far si che la presunta vittima riesca a raccontare tutta la verità, prevenendo la traumatizzazione secondaria.

Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa

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