Moscardelli: riflessioni sulla Liberazione

Buona Festa della Liberazione!
Vi propongo alcune mie considerazioni

“25 aprile 1945 – 25 aprile 2020
Anniversario della Liberazione del popolo italiano dal nazifascismo”

Il 25 aprile 1945 celebriamo la liberazione dal nazifascismo, dagli orrori delle leggi razziali , dai campi di deportazione e di sterminio, dall’occupazione dell’Italia e la libertà e la dignità nazionale riacquistate con la Resistenza, segno tangibile del riscatto italiano dall’adesione al fascismo. Un patrimonio morale e politico che ha dato la spinta alla ricostruzione dell’Italia, alla riunione della nostra comunità nazionale intorno a valori finalmente condivisi di libertà, di democrazia e di rispetto della dignità della persona. Uno dei frutti più fecondi della rinascita morale , politica, economica e civile del Paese e’ rappresentato dal sostegno consapevole al progetto europeo. l’Europa Unita e i popoli europei non più in guerra tra loro come nei 1500 anni precedenti e come da ultimo con decine di milioni di morti con due guerre mondiali: un sogno che la Liberazione ha reso possibile e non più solo utopia. L’idea europea pensata e proposta con un carisma profetico a Ventotene, è germogliata grazie alla lungimiranza di statisti europei che hanno dato vita con coraggio alle prime istituzioni comuni. L’Unione Europea ha raccolto il testimone ideale di tante persone che si sono spese anche con la vita per vincere la guerra di Liberazione, per liberare tutti dall’ottundimento della ragione con la speranza che ogni sacrificio potesse essere ripagato con una pace duratura, finalmente. La Liberazione dall’oppressione di ideologie totalitarie che annientarono le fondamenta dell’essere umano, degradato a puro oggetto e strumento di dominio e di sopraffazione, sarebbe stata ancora una volta precaria se nel dopoguerra non si fosse domato e vinto il demone del nazionalismo che era stata la culla delle ideologie totalitarie.
La “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” riaffermo’ quei valori eterni connaturati alla dignità della persona umana e rispetto a cui i criminali nazisti e fascisti furono giudicati e condannati, abbattendo il riparo di ordinamenti giuridici nazionali tanto orrendi quanto sostenuti dal consenso diffuso di cittadini trasformati in individui, annullati nel mito del popolo che aveva dato la legittimazione una volta e per sempre allo Stato totalitario.
Il progetto comune europeo e la pace che ha assicurato all’Europa per oltre 70 anni hanno dato speranza e reso non vano il sacrificio di tante vite umane per la libertà. Il testimone della libertà è stato raccolto e ha percorso l’Europa sempre più forte con vigore unificante. Il 25 aprile 1945 segna la nostra rinascita come popolo e come nazione. La nostra amata Costituzione che fonda e tutela le nostre libertà, che ci riconosce la dignità di persone umane e che ci ha fatto crescere nella stagione dei diritti, è stata irrobustita dentro il progetto comune europeo. Oggi il demone del nazionalismo è tornato a percorrere in lungo e in largo l’Europa e la mente delle persone, alimentato dalla paura del futuro e da chi si illude di muovere a proprio piacimento questa forza che scatena ideologie e movimenti la cui carica disgregatrice è solo l’ultima “veste” dei tanti pericoli corsi dalle libertà e dai diritti conquistati e cresciuti con le democrazie europee. Libertà, diritti e pace sono la base per far crescere e migliorare costantemente questo grande progetto di convivenza rappresentato dall’Europa democratica. È un processo, è una conquista che si fa ogni giorno e nulla è scontato. Questa drammatica crisi prodotta da una pandemia che ha segnato tutto il mondo, in Europa e in Italia ha colpito duramente e viene utilizzata per minare le fondamenta di ciò che siamo e della nostra vita. Ancora di più oggi non possiamo dare nulla per scontato perché il virus ha una propria capacità disgregatrice a cui si unisce l’azione di forze e movimenti che già da anni puntano a capovolgere tutto, l’Unione Europea e con essa le democrazie e la libertà e i diritti che abbiamo conquistato con grande sacrificio. Lo spirito del 25 aprile non è un caso che oggi emerga più forte e che in questa crisi drammatica abbia recuperato spazio nell’animo di molti. In questi giorni , pur tra incertezze e limiti, l’Europa ha risposto alle sfide di tempi minacciosi stringendosi in una solidarietà rinnovata, ritrovando se stessa come Comunità di valori con un destino comune.
Viva il 25 Aprile, viva l’Italia e viva la libertà!
Claudio Moscardelli

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