IL PUNTO = Per Orban poteri “a tempo indeterminato”, proteste.

(AGI) – Milano, 30 mar. – Il premier ungherese Viktor Orban ha ottenuto ampi poteri “ad libitum”, estendendo nel tempo lo
stato di urgenza legato all’emergenza coronavirus e suscitando l’indignazione dell’opposizione che giudica il provvedimento “sproporzionato”.

Il via libera del parlamento e’ arrivato con
137 voti a favore e 53 contrari e i “poteri illimitati” ottenuti dal premier nazionalista gli daranno la possibilita’, secondo gli oppositori non solo in Ungheria, di governare senza controlli e al di la’ delle decisioni richieste dall’emergenza
sanitaria, utilizzata come pretesto.
Le nuove disposizioni prevedono in particolare che il premier possa prolungare indefinitamente lo stato di emergenza
in vigore dall’11 marzo scorso, a sua discrezione e senza chiedere il voto del parlamento; questo rende possibile la
sospensione per decreto di alcune leggi e l’introduzione di misure straordinarie se queste garantiscono la salute, la
sicurezza personale e materiale e l’economia. Inoltre, secondo la norma approvata, chi diffondera’ “notizie false” sul virus o sulle decisioni del governo rischia fino a 5 anni di prigione:
negli ultimi giorni, sono stati i pochi giornali indipendenti ad essere accusati dal governo di questa condotta. Le
preoccupazioni degli oppositori sono legate ai precedenti tentativi centralizzatori di Orban: da quando e’ al potere, nel
2010, ha gia’ in diverse occasioni fatto prova di voler centralizzare il potere in campo giudiziario o limitando i movimenti della societa’ civile e la liberta’ di stampa, ed e’
stato anche richiamato dall’Unione europea: lo scorso settembre, il Parlamento europeo gli europarlamentari hanno chiesto contro Budapest l’attivazione dell’articolo 7 del
Trattato sulla Ue, condannando la politica di Viktor Orban e aprendo la via a possibili sanzioni.

Alcuni avversari politici, come il
deputato indipendente Akos Hadhazy, hanno parlato di “colpo di
Stato”, e di “rotta verso la dittatura”, oltre che “trappola per l’opposizione” accusata da Orban di fare il gioco de virus.
Il portavoce del governo ha difeso la decisione sottolineando che la legge e’ “limitata nel tempo dai poteri di revoca del
parlamento oltre che dalla pandemia stessa che a un certo punto finira’, si spera”.

Il partito nazionalista del premier,
Fidesz, ha una maggioranza di due terzi al Parlamento.
All’estero, l’alto commissario Onu per i diritti dell’uomo “segue le evoluzioni politiche in Ungheria” e il Consiglio
d’Europa ha avvisato che “uno stato d’urgenza indefinito e incontrollato non puo’ garantire il rispetto dei principi
fondamentali della democrazia”, mentre anche 9 organizzazioni internazionali per la difesa della liberta’ di stampa hanno
chiesto all’Ue di denunciare una legge che “mina i diritti fondamentali e le liberta’ dei media”. Il commissario europeo
per la Giustizia, il belga Didier Reynders, ha fatto sapere che Bruxelles sta studiando “le misure di emergenza che gli Stati membri hanno adottato in merito ai diritti fondamentali”.
“Ho risposto ai frignoni europei di non avere il tempo di discutere questioni giuridiche senz’altro appassionanti ma
teoriche” quando ci sono “vite da salvare”, ha dichiarato Orban. In Ungheria, paese da 9,7 milioni di abitanti, si sono finora registrati 447 casi di contagio da Covid-19 e 15 morti.

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