La top 11 Cagliari 1980-2020. Di Tony Fabbroni

Modulo. 4 3 1 2
(anche se sono uno zemaniano convinto e avrei fatto giocare sempre con il modulo 4 3 3)
In porta Marco Storari classe ‘77 nato a Pisa ma calcisticamente a Roma , che dopo 4 stagioni nelle giovanili passa al Ladispoli. Vince nella sua Carriera molto con la Juventus come secondo storico di Buffon, è il numero uno ideale perché è stato L’unico capitano portiere del Cagliari ed un vero trascinatore(tolte qualche giornata dí Albertosi) e fu cacciato dagli ultrà nonostante grandi prestazioni in campo ricordo con piacere uno zero a zero all’olimpico contro la Roma in cui riuscì a togliere la palla da ogni ragnatela della porta. Fu mandato via a gennaio 2017 dopo Che il 18 settembre 2016 nel capoluogo sardo si gioca Cagliari-Atalanta e Storari, squalificato, è in tribuna. Dal settore dove trovano posto gli Sconvolts, parte un grido rabbioso rivolto proprio all’ex giocatore di Napoli, Fiorentina e Juventus: «Mai più con la fascia di capitano mercenario». I Contestatori trovano un collegamento con un’intervista rilasciata in settimana ad una radio di Roma in cui Storari avrebbe usato le parole «la mia Juve».( frase mai detta) peccato!!!
N. 12 Federico Marchetti
Terzino destro
come possiamo non mettere nella top 11 titolare Beppe Pancaro terzino roccioso anche se un po’ disordinato, tutto corsa resistenza e cuore . Il ricordo più bello semifinale di andata coppa UEFA 1994 , il Cagliari sotto di un goal vengono Chiamati dalla Panchina, Ciccio Criniti e Beppe Pancaro.
Il ricordo di quella semifinale di Coppa Uefa è ancora vivo nella mia mente. Il Sant’Elia pieno e festoso, nonché la corsa sotto la tribuna per dedicare il goal Del 3 a 2 e della vittoria ad un popolo in festa superando e schivando anche Bruno Giorgi che si era buttato ad abbracciare, per me quell’urlo equivale a quello di Tardelli nel ‘82.( riserva Niccolò Napoli)
Difensore centrale destro
Diego Lopez nato nel 74 a Montevideo “El Jefe“, in Uruguay, è un soprannome impegnativo. Significa in buona sostanza “il capo“, e fu l’appellativo di José Nasazzi, libero e capitano della “Celeste” che vinse due Olimpiadi e il primo Mondiale.
A Cagliari quando si parla di Uruguay, di personalità, quando si pensa al ruolo di libero e alla fascia di capitano, viene in mente solo Diego Lopez, uno che il soprannome di “Jefe” se lo è meritato eccome.
Grinta da vendere e carisma. Lopez ha passato in Sardegna dodici stagioni. Prima relegato sulla fascia destra, poi a dirigere la difesa fino a quando, nel 2007, è diventato capitano. Oltre 300 presenze in campo (e 7 reti) collezionate fra il 1998 e il 2010, guai a Parlar male di Jefè’ a Cagliari.(in panchina Aldo Firicano premiato anche e soprattutto per aver segnato il goal del Pareggio contro la Juventus a Torino che valse il passaggio del turno alle semini finali della UEFA del 1994)
Difensore Centrale Sinistro
Purtroppo fuori quota il Cagliari dello scudetto altrimenti il posto sarebbe andato di diritto a Comunardo Niccolai, quoto a Parimerito Davide Astori e Matteo Villa, non serve dire nulla sul grande Davide in cui il ricordo è vivo in ogni tifoso che si definisce Tale.
Matteone Villa Nato a Vimercate nel 1970 arrivò a Cagliari nel 1991 proveniente da un ottimo campionato cadetto con la maglia amaranto della Reggiana. A Cagliari Un rapporto destinato a durare molto a lungo, ben 10 stagioni. Con il passare delle stagioni, è diventato un punto fermo, partecipando all’annata del 6° posto (1992-93) e alla cavalcata Uefa della stagione successiva.
Del Cagliari è stato capitano dal 2002 al 2005 ha chiuso la carriera in Sardegna con 264 presenze e 10 reti all’attivo, per poi fare una breve parentesi a Napoli, Genoa e Pro Patria.
Terzino Sinistro.
Un solo nome senza alcun pensiero la fascia sinistra la può ricoprire solo Vittorio Pusceddu.
Sono di parte perché Vittorio oltre ad essere un sardo puro Sangue nasce nel 1964 ad una frazione di Iglesias(comune dove anche io sono originario).
Chi ama il calcio è da sempre affascinato dal ruolo del terzino sinistro che solitamente è occupato da calciatori col piede mancino potente e vellutato, dall’estro e dalla conclusione a rete spesso violenta e precisa come un certo Roberto Carlos.
A Cagliari l’espressione migliore a riguardo si chiama Vittorio Pusceddu, idolo di tutta la Sardegna, dotato di un sinistro potentissimo e amatissimo dai sostenitori rossoblu quanto temutissimo dagli avversari.
Dal 1992 al 1995 Pusceddu è il protagonista assoluto del Cagliari che si qualifica in Coppa UEFA e della Cavalcata nella stessa della stagione 1993-1994 memorabile il pallonetto di sinistro sul goal del 3-1 contro il Malines che porta il Cagliari nei quarti di Coppa, con i tifosi Sardi in Delirio. Dal 1992 al 1996 Vittorio segna 10 goal in campionato 2 in coppa UEFA e due in coppa Italia.
Per noi tifosi del Cagliari è Vittorio il miglior terzino del continente, per noi è ciò che Roberto Carlos sarà per il Real Madrid e per la nazionale brasiliana..
Centrocampista centrale
il capitano per eccellenza, grande Bandiera del Cagliari super Daniele Conti. Nessuno come lui nella storia del Cagliari: 464 presenze, record da leggenda e un posto speciale nella memoria del Club al fianco del Mito Gigi Riva.
Sicuramente la partita più importante della Carriera di Daniele Conti è il 27 gennaio 2008, Cagliari Napoli, al Sant Elia il Cagliari al 91esimo è sotto di un goal e soprattutto, ultimo in classifica. Matri pareggia al terzo minuto di recupero e cellino in tribuna esulta come un Ultrà, i tifosi assaporano il punto che gli può dare morale per la prossima partita.
Ma mancano 60 secondi, ultima azione punizione dalla tre/quarti batte Fini, Basta una leggera deviazione aerea di Conti con un colpo di testa all’indietro senza guardare la porta e al 49’14’ Giannello che aveva parato tutto si trova a raccogliere la palla per la seconda volta nella rete. Stadio in Delirio, io che avevo scommesso con un amico all’80esimo che se il Cagliari avesse vinto l’avrei accompagnato il
Primo maggio a Cuba a vedere l’ultimo discorso di Fidel Castro alla nazione.
Morale Cagliari dopo quella partita inizia la cavalcata di 13 giornate senza sconfitta che lo fa salvare con 42 punti alla penultima giornata , Ballardini entra nella storia del Club l’anno dopo inizierà l’era di Allegri, Daniele diventa la bandiera del Cagliari ed io a Cuba a salutare Fidel. ( altro grande Capitano Gianfranco Matteoli ma è giusto metterlo dopo Conti)
CentroCampista destro
Checco Moriero classe 1969 salentino puro Sangue di Lecce, grande tecnica, buon dribbling Ma anche grande fantasia. Queste erano alcune delle qualità più importanti, nessuno sa perché ma allo stadio quando checco prendeva palla e partiva la gente iniziava ad urlare e ad alzarsi come se da quell’estro si aspettavano sempre qualcosa. Rimane due stagioni a Cagliari che sono quelle della Cavalcata della Uefa e la stagione della Coppa, con 54 presenze e 4 goal, quando Mazzone poi lo trascina di Forza con lui alla Roma.( Riserva a Pari merito Tanino Vasari e Massimiliano Cappioli)
Centrocampista Sinistro
Premio Fedeltà e podio indiscusso per il Ninja, che già dal primo anno alla Roma promise “Chiuderò la carriera a Cagliari”. Lo diceva spesso Radja, arrivato in Sardegna ragazzino, e partito uomo, contro la sua volontà. La sua storia e i suoi affetti dicono che per il “Ninja” la maglia rossoblù non può essere come le altre. Nainggolan arrivò a Cagliari nel 2010: “Un ragazzo timido, che durante gli allenamenti si trasformava: potenza, tecnica, personalità”.
Non riesce a conquistare il posto da titolare con Max Allegri, con il quale non aveva mai instaurato un buon rapporto.
Il 2 maggio 2010, in occasione di Cagliari-Udinese, la gara della svolta. Nainggolan entrò all’inizio del secondo tempo al posto di Larrivey e incanta. “Ma quanto è forte?”: Cellino si stropicciò gli occhi. Allegri non c’era più: fu il duo Festa-Melis a dargli una nuova opportunità.
Quello che invece non tutti conoscono è l’altruismo, la sensibilità e la lealtà del campione belga. Ninja quando lascia Cagliari è in lacrime: amore reciproco.
(Secondo a pari merito Nelson Abeijon e Pierpaolo Bisoli)
Per i tre quartisti un podio d’onore, in ordine Gianfranco Zola Fabian O’Neill e Il trottolino Cossu.
15 anni fa non potrò mai dimenticare il 13 maggio 2005 , Zola Suazo e Ciccio Esposito stendono 3 a 0 la Roma di Totti e Cassano, a Zola va la più grande prova di cuore verso il Cagliari, lascia il Chelsea all’apice della Carriera dove averlo portato in Champion’s con le sue Magie per seguire il cuore di un popolo e della sua terra in serie B, ma con quel tridente il Cagliari vola in A. Grande cuore è grande uomo Magic BOX per aver deciso di chiudere la carriera nella sua isola.
Prima punta
David Suazo davanti a Gigi Piras, potenza fisica velocità e buon tiro al cagliari Rimane 8 anni, dal 99 al 2007 di cui 4 al fianco di Magic box. L’honduregno con la formazione cagliaritana segna 102 reti complessive, numero battuto soltanto dallo stesso Riva.
Nel campionato 2005-2006 con a fianco Zola segna ben 22 gol, superando il primato di Riva nella stagione dello scudetto “Rombo di tuono” ne aveva infatti marcati 21.
Seconda Punta
Assoluto primo posto per Enzo Francescoli, classe 61 approda a Cagliari nel 90 dopo la disastrosa performance della Celeste ai mondiali d’Italia.
Orrù che era partito per Acquistare, Herrera ed il Giovane Fonseca si ritrova anche con il colpo di mercato spinto da Paco Casal, il mammaSantissima della procura sportiva sudamericana.
Enzo era il Sogno di mezza Serie A,
Oltre alla Juve di Agnelli e al Milan del Biscione, lo avevano seguito, senza successo, anche la Roma e l’Inter. Che potesse riuscire il Cagliari, una neopromossa, nell’intento di portarlo in Italia, sembrava utopia.
Di Francescoli, Gianni Mura scrisse che somigliava «a Flavio Bucci nel Marchese del Grillo». Del Don Bastiano sul patibolo però, Enzo è un fuoriclasse e si vede tutto.
Con il Cagliari Francescoli arretrò la sua posizione in campo, perdendo quasi totalmente la sua verve offensiva: in tre anni segnò solo 17 reti in 98 sfide di campionato. Indelebile nella memoria dei tifosi del Cagliari, resta il gol contro la Sampdoria campione d’Italia nella prima giornata del campionato 1991-92, la sua ultima stagione nel Cagliari trascina i Rossoblù alla qualificazione UEFA. (Seconda scelta ma prima di cuore Lulù Oliveira)

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