Coronavirus

Nonostante l’emergenza, l’ignoranza persisteva
Marzo 2020… Un mese ricco di suspense, paura, voglia di fuggire ma sopratutto, e purtroppo, un mese ricco di ignoranza. L’emergenza persisteva eppure l’ignoranza faceva il suo corso nonostante la storia passata, nonostante gli eventi passati, nonostante le guerre che vinte o perse, hanno unificato tutte le Nazioni, tutti i cittadini, l’intera popolazione. 
Ma nell’anno 2020, nel mese di marzo, tutti sembravano come impazziti. Dopotutto marzo è pazzo, no?
Ma quel famoso detto doveva essere pronunciato perché il clima diventava folle, perché i fiori potevano sbocciare e poi ritornare sotto terra, perché un giorno sembrava estate pura, l’altro un inverno gelido e secco. Un giorno si poteva andare al mare per il sole cocente, l’altro si doveva restare a casa per via di un monsone che spuntava nel cielo. Eppure nell’anno 2020, nel mese di marzo, non era il clima l’impazzito.
L’ignoranza persisteva e a causa sua molti cittadini di diversi Paesi si erano scontrati tra loro incolpandosi a vicenda per pulire e cristallizzare la propria coscienza. Eppure nessuno di loro poteva espiare le colpe, nessuno di loro poteva definirsi diverso dal Paese infetto perché le offese c’erano ed erano riprovevoli.
L’ignoranza persisteva e a causa sua tutti si erano dimenticati che nonostante la propria terra natia, eravamo cittadini e figli di tutto il mondo. Nonostante la tragedia che ha colpito un capolavoro come la Cattedrale di Notre-Dame, tutti si erano messi all’opera per aiutare e per essere più forti gli uni con gli altri, senza secondi fini, perché tutti siamo uguali, perché tutti siamo umani.
Eppure l’ignoranza persisteva e nell’anno 2020, nel mese di marzo, il mondo stava cominciando a sfasciarsi a causa delle offese, delle critiche, delle attenzioni verso un popolo che non aveva colpe, ma era stato dipinto come un portatore impuro, bisunto e imbrattato di una terribile malattia. E nel mese precedente a marzo, purtroppo, come degli stupidi e ricolmi d’ira ed ingiurie, eravamo caduti nella trappola del diavolo per odiarci a vicenda a causa di una buona pizza margherita ben cotta, ma piena di germi.
Nell’anno 2020, nel mese precedente a marzo, l’ignoranza persisteva malgrado la situazione critica. Studenti e disoccupati continuavano a divertirsi comunque nonostante alla tv gli intubati e i moribondi crescevano perché il loro motto era : “Tanto su di me non si rivela!”
Ma nell’anno 2020, nel mese di marzo, tutti avevano capito l’emergenza solo quando in televisione il premier Giuseppe Conte si era fatto avanti per firmare un pezzo di carta bianco con un titolo spaventoso : Tutta l’Italia è in zona rossa.
Eppure l’ignoranza persisteva perché molti dei giovani, dei meno giovani e famiglie intere decidevano di uscire comunque nonostante la necessità e l’obbligo di stare a casa, nonostante i morti citati nei telegiornali, nonostante gli studi televisivi vuoti, nonostante i nuovi contagiati e nonostante tutte quelle cattive ed oppressive notizie.
L’anno 2020 era stato definito come un capitolo biblico a cui nessuno interessava perché l’ignoranza persisteva, perché non c’era responsabilità, perché nessuno pensava al prossimo, perché tutti credevano di non poter finire tra le braccia gelide di Thanatos che rappresentava la morte eterna.
Chi ha perso lo aveva capito, chi non ha perso non lo ha mai fatto. Ma la maturità e la consapevolezza dei propri comportamenti in situazioni critiche come quella dell’anno 2020, dimostravano con efficacia e chiarezza perché nel mese di marzo la primavera non era più la stessa.
Giulia Mariniello

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