Mubarak, Hosni Mubarak

Oggi è scomparso il Presidente dell’Egitto, che ha guidato la Terra dei Faraoni dal 1981 al 2011: Hosni Mubarak.
Prima di essere un politico è stato un militare e pilota, che ha attraversato le vicissitudini storiche e belliche mediorientali come la Guerra dell’Attrito e quella del Kippur.
Da Vice Presidente di Sadat, con il quale ebbe una collaborazione profondamente leale, incontrò tutti i leader della Terra, cercando di sostenere gli accordi di Pace “Sinai II” con alterne fortune.
Divenne Presidente della Repubblica Araba d’Egitto quando il 6 ottobre 1981 Al Sadat fu ucciso durante una cerimonia da terroristi fondamentalisti islamici, che vollero punirlo per aver siglato la pace con Israele.
Era Presidente dal 1970 e per quel trattato ricevette il Premio Nobel insieme al premier israeliano Begin.
Mubarak, invece governò per quasi trent’anni, rieletto più volte fino alla destituzione del 2011 effettuata nella stagione della “Primavera Araba”.
Mubarak da militare si formò sotto l’influenza sovietica, anche addestrato dalla aviazione di Mosca, mentre da Presidente, durante il suo trentennio assunse un equilibrio di collaborazione con l’Occidente.
Nella vicenda della Prima Guerra del Golfo l’Egitto immediatamente entrò a far parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti d’America, inviando uno dei più grandi contigenti militari in Kuwait. Non condivise la Seconda Guerra in Iraq.
Riuscì anche a ricollocare l’Egitto nella Lega Araba nel 1989, dopo la sospensione dovuta agli accordi di Pace con Israele.
Nel suo trentennio rientrò il Papa Copto dall’Esilio, imposto da Sadat, concedendo maggiori diritti a tale confessione.
Riuscì a pacificare il Paese, favorendo nettamente il turismo e lo sviluppo, sicuramente non governò con un sistema democratico, venendo confermato per referendum, ma sicuramente diede un grande impulso alla modernizzazione dell’Egitto.

nictav