Le tipologie atroci della violenza di genere
E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.
Si assiste ad un aumento di casi in Tribunale di donne che raccontano di storie assurde, di aver subito brutalità, di essere state vittime di situazioni abnormi.
All’interno di ciò che chiamiamo violenza sulla donna vi sono una molteplicità di atteggiamenti che rientrano in questa situazione: la violenza fisica percosse di vario genere; Pizzicotti; Spintoni; Tirate Di Capelli; Lesioni; Sputi; Morsi; Calci; Pugni; Ceffoni, Immobilizzazione; Bruciature; Tagli; Fratture; Strangolamento, Privazione di cure mediche e/o del sonno), la violenza psicologica, la violenza economica, lo stalking, il mobbing, la violenza assistita.
Sono tutte azioni inaccettabili, subdole che portano all’umiliazione e alla “frammentazione” della personalità di una donna, in quanto chi effettua tutto ciò ha come unico scopo l’annientare la donna che non è riuscito a fare sua.
La violenza su di una donna inizia con un controllo costante (si mette in atto con l’uso dello smartphone), di solito si innescano meccanismi di gelosia morbosa, per passare alle critiche ed alle umiliazioni, arrivano le minacce, poi la continua messa in discussione delle percezioni della vittima (gaslighting), un isolamento imposto (in modo tale che la vittima non possa confrontarsi, confidarsi e chiedere aiuto), limitazioni all’indipendenza economica (ciò ha l’obiettivo di rendere la vittima sempre più dipendente), vi sono i silenzi punitivi (spesso si mettono in atto per far sentire in colpa la vittima), vi è il falso pentimento (in modo tale che la vittima possa ricredersi).
È fondamentale riuscire ad uscire dall’omertà, dal silenzio e rivolgersi ad esperti quali psicologi, poliziotti, carabinieri, avvocati e magistrati.
Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa
