Rubrica Hic sunt leones: il sogno della famiglia d’Arpino.

di Giovanni Di Giorgi

 

Oggi inaugureremo una nuova rubrica denominata hic sunt leones, che ci immergerà in storie epiche, utilizzando il linguaggio universale dello sport. Sarà curata da Giovanni Di Giorgi, avvocato e direttore editoriale della casa editrice Lab DFG.

Dubai, Emirati Arabi Uniti, 20 marzo 2019 ore 10.39,  Dubai Police Club Stadium,lo starter spara il colpo in aria, è partita la gara degli 800 metri agli Special Olympics World Games.

Latina luglio 1979. Una parola odiosa: pseudoipoparatiroidismo. Serve a descrivere scientificamente una disfunzione , quella che , fin dalla nascita, ha reso il corpo di Devis  e di sua sorella gemella, Cinzia, rigidi, legnosi determinando i loro movimenti lenti, meccanici. Induriti quasi come le lacrime e le speranze di papà Lello e mamma Elvira, costretti a trascurare il lavoro e ogni altro sogno per dedicarsi alla cura dei loro figli e al sogno più grande : vederli felici.

Latina estate 2018, casa D’Arpino.  Devis che adora Tiziano Ferro, cresciuto a poche decine di metri da casa sua e da otto anni è aiuto catechista in parrocchia, è convocato ai Giochi Mondiali di Special Olympics, che si sono svolti dal 14 al 21 marzo scorso negli Emirati Arabi. Per l’atleta della Polisportiva Nueva Era,che da 4 anni si allena con il solo obiettivo di partecipare ai Giochi Mondiali, la convocazione ha un sapore dolceamaro, perché significa andare negli Emirati da solo. Il regalo per aver combattuto e vinto contro un nemico invisibile, per aver liberato e sciolto un corpo prigioniero, grazie alla pratica sportiva, al sacrificio e alla volontà di un’intera famiglia che lo ha sempre sostenuto ma che non avrebbe potuto essere lì ad incitarlo. 

Latina settembre 2018, sede della DFG SPORT.  Maria Rosa, Giovanni, Fabio, Adriano, Francesco e Davide decidono di regalare un sogno alla famiglia D’Arpino. Lanciano il progetto “special friends”  una raccolta fondi per permettere a papà Lello, a mamma Elvira e alla sorella gemella Cinzia di seguire a Dubai le gare di Devis. Un progetto speciale che aveva visto la DG SPORT protagonista al fianco degli atleti di Special Olympics della provincia di Latina anche a Shanghai nel 2007, in Idaho nel 2009, ad Atene nel 2011 e a Los Angeles nel 2015.

Ci sono sorrisi ed emozioni speciali, quelli che un genitore insegue da una vita e non pensa mai possano arrivare in un giorno di primavera, a migliaia di chilometri in una terra con cultura e religione differente.

Dubai, 20 marzo 2019, Police Club Stadium.  Devis è ai blocchi di partenza, BANG, parte una corsa infinita iniziata da quella strana e quasi incomprensibile diagnosi alla nascita che spinge Devis a conquistare la medaglia di bronzo e conclusa felicemente soltanto dopo le lacrime e l’abbraccio di papà Lello sul podio. In una calda mattinata di marzo con i riflettori del mondo puntati addosso. In quell’abbraccio, immortalato dalle telecamere RAI, c’è il sogno di una vita, il sogno di una famiglia, reso possibile dalla generosità e dall’affetto di cui Devis e i suoi familiari sono circondati.

Reso possibile grazie al progetto di solidarietà “special friends ” lanciato dalla DFG Sport di Latina, sostenuto da  tante aziende, in particolare Eppycar, Micos, Gestal 2000 e Ittella, che ha permesso alla famiglia D’Arpino di essere lì ai Giochi Mondiali per vivere le emozioni, le fatiche e le gioie di Devis.

E’ anche per loro che Devis ha corso gli 800 metri più forte di sempre, per ringraziarli di aver regalato a lui e alla sua famiglia il sogno di una vita: un abbraccio mondiale, in diretta tv, che ha commosso l’Italia e li ha ripagati di tante amarezze. 

Una corsa per sconfiggere il destino, un urlo di gioia per gridare al mondo che gli “angeli” esistono e che ad ognuno di noi è concesso il sogno di essere felici.   

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