POTERI SPECIALI PER ROMA: SINDACA RAGGI SIA GENEROSA, ROVESCI IL TAVOLO

La proposta dei poteri speciali  per Roma limitata alle emergenze come mobilità, rifiuti ecc. ci riporta sullo stesso binario di un passato che non tramonta mai.

Poteri speciali fa rima con commissari. E’ la certificazione che condanna Roma ad uno stato di sudditanza per incapacità politica o per emergenze che sono sempre le stesse. Una scelta politica che ha accompagnato tutti i sindaci degli ultimi 23 anni: Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino e il commissario Tronca. Sindaca Raggi a questo pantheon vorrebbe aggiungere anche il suo nome?

Rifletta: il risultato è sempre lo stesso: Roma Capitale umiliata, dimezzata, mortificata, ricattata, con il cappello in mano ad elemosinare qualche finanziamento. Una pacca sulle spalle insomma  quasi a dire “su dai fai la brava”  che qualche mancia arriverà.

Rovesci il tavolo sindaca Raggi. Sia generosa…lo diremo anche a Zingaretti…rivendichi a viso aperto  che dopo 150 anni Roma deve  essere capitale a pieno titolo come Londra, Parigi, Berlino Amsterdam, Madrid, Stoccolma… Sindaca lo prevede la Costituzione all’art.114 comma 3°  “Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”  .

Questa legge è rimasta nella Costituzione… ben conservata.

Chiudere questa pagina vergognosa e umiliante è un regalo che dobbiamo fare alla città. Ne beneficeranno i sindaci che verranno e con loro i cittadini che dovranno assumersi le loro responsabilità avendo l’obiettivo di restituire a Roma il ruolo che gli spetta. L’intero Paese deve riconoscere che la capitale rappresenta l’unità territoriale, la sua coesione sociale, culturale, politica… ed è offensivo paragonarla ad una qualsiasi capitale di provincia.

Al Presidente Conte ribadiamo che  il 150° anniversario del 2020 deve essere anniversario di interesse nazionale – da Torino a Marsala –  come recita il DPCM del 2018.  Aspettiamo un suo riscontro.

L’11 dicembre  ore 17.30 – 20.30 al Caffè Letterario di via Ostiense 95 presenteremo,  orgogliosi,   le nostre proposte. Inviteremo tutte le Istituzioni locali e nazionali e anche tutti i soggetti che svolgono un ruolo produttivo, commerciale, culturale, sociale, formativo a fare la loro parte.

E per cortesia niente mance.  Il 2020  Roma Capitale d’Italia senza se e senza ma, oppure non avremo nulla da festeggiare.

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