SOCIALE. ECCO XENIA, VINO ACCOGLIENZA SBARCA A ROMA A ENOTECA VIA FRATTINA NUOVA ETICHETTA CAPODARCO IN LOCALE VYTA CON PATROCINIO ARSIAL

(DIRE) Roma, 26 nov. – Due mani di diverso colore che si
incontrano, si toccano, si intrecciano. Racconta tanto
l’etichetta di Xenia, l’ultimo nato tra i vini prodotti dalle
cantine di Agricoltura Capodarco, in occasione dei quarant’anni
della cooperativa. Un nome, Xenia, che in greco rimanda
all’accoglienza e significa ‘ospitalità per lo straniero’, un
messaggio chiaro che l’azienda vuole “rilanciare con forza” e che
parla di una società inclusiva e accogliente.
La bottiglia, un blend di Merlot e Sangiovese, e’ stata
presentata in via Frattina, a Roma, negli spazi dell’enoteca
regionale Vyta messi a disposizione da Arsial, che ha patrocinato
l’iniziativa. “Sono molto contento di ospitarvi qui, in questo
luogo di incontro che ha un motto: chi mangia bene, pensa bene-
ha tenuto a dire Antonio Rosati, presidente di Arsial- Dobbiamo
cooperare per competere e questo significa fare un prodotto buono
e difenderlo, perché c’e’ molta mistificazione, ma anche
raccontarlo bene. E in questo il brand Roma ci aiuta. Avevamo del
vino dell’accoglienza, perché avevamo bisogno di allungare lo
sguardo, alzare la testa in questi tempi difficili”.
Dietro a Xenia c’e’ il lavoro delle ragazze e dei ragazzi di
Capodarco, la cooperativa nata nel 1978 che trova
nell’agricoltura la sua espressione come spazio di inclusione per
le persone fragili che li’ lavorano. “Siamo convinti- si legge
nella presentazione di Capodarco- che l’incontro con l’altro, a
cominciare da chi si mette in viaggio alla ricerca di una vita
migliore, possa avere il sapore delle cose buone, come questo
vino, una riserva ottenuta da uve rosse biologiche, affinato 18
mesi in acciaio e successivamente, in bottiglia, per ulteriori 30
mesi riposto in grotta a temperatura e umidità costante”.

L’idea e’ di portare Xenia anche fuori dal
circuito di chi e’ già attento ai temi dell’inclusione e
dell’economia sostenibile, facendo entrare il nuovo nato in casa
Capodarco in ambienti nuovi, come quello dell’Enoteca di via
Frattina, che, ha annunciato Rosati, accoglierà Xenia nella sua
carta dei vini, facendolo conoscere a un pubblico internazionale.
“Il nome ci e’ sembrato in linea con la nostra storia e con i
nostri tempi- ha detto il presidente di Capodarco- Salvatore
Stingo- Da oggi cambiamo abitudine, cambiare passo raccontando le
nostre storie in forma diversa. Vogliamo aprire il prodotto al
grande pubblico che ha orecchie, testa e cuore per ascoltare
queste storie. Ripartiamo dalle persone per rilanciare i nostri
prodotti e tutti quelli che parlano di una economia che torna nei
territori dove viene fatta. Da oggi parte un rilancio”.
Alla degustazione di oggi, fatta in collaborazione con Next,
associazione nazionale che promuove una nuova economia inclusiva,
partecipata e sostenibile, anche le consigliere regionali Marta
Leonori, Francesca De Vito e Marta Bonafoni. “Questo vino e’ uno
strumento in piu’ che si può mettere nelle mani della nostra
comunita’ per scommettere su una società giusta, accogliente e
coesa- ha detto quest’ultima- Capodarco ci ha insegnato che cosa
vuol dire la coesione, il territorio. L’accoglienza si può
raccontare anche in maniera diversa e questo vino lo dimostra,
perché e’ un prodotto che può arrivare a una maggioranza di
persone che spesso non riusciamo a raggiungere e alla quale dire
che chi viene ci arricchisce”.

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(fonte foto: http: vytaenotecalazio.it)

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