RIFIUTI. MAI PIÙ OLI ESAUSTI NEL LAVANDINO, ECCO PROTOCOLLO REGIONE LAZIO-RENOILS COINVOLTI 254 PICCOLI COMUNI; PREMI DI 50-150 EURO PER TONNELLATA RACCOLTA

(DIRE) Roma, 22 ott. – Più olio esausto raccogli più ti premio.
È il principio contenuto nel protocollo di intesa siglato lo
scorso 26 settembre con il Consorzio RenOils dalla Regione Lazio,
che si candida a fare da apripista in Italia nell’attivazione di
un servizio di raccolta di oli e grassi esausti domestici, sia
vegetali che animali, a partire dai piccoli Comuni. Obiettivo:
aumentare la raccolta differenziata finalizzata al recupero di
materiali altrimenti destinati a diventare rifiuto, evitare danni
ambientali, mettere in campo politiche per favorire l’economia
circolare e contribuire alla strategia ‘Rifiuti zero’.
L’accordo, illustrato stamattina a Roma nella sede della
Regione Lazio dall’assessore regionale Politiche abitative,
Urbanistica e Ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani, dalla
responsabile regionale Piccoli Comuni e Contratti di fiume,
Cristiana Avenali, e dal presidente di RenOils, Ennio Fano,
prevede una libera adesione – attraverso la firma di un accordo
attuativo – da parte delle amministrazioni dei 254 paesi laziali
al di sotto dei 5mila abitanti (il 70% a livello regionale, ndr),
che potranno vedersi riconosciuta una somma tra i 50 e i 150 euro
per tonnellata di olio raccolto o un’opera di valore sociale (la
cura di un giardino comunale, la piantumazione di nuovi alberi,
nuovi arredi urbani). Non solo. La raccolta degli esausti
permettera’ ai piccoli Comuni di risparmiare sulle spese di
gestione delle acque reflue, che, in presenza di oli fritti o di
conservazione, richiedono costosi trattamenti con particolari
additivi.
A governare l’attuazione del protocollo sara’ una cabina di
regia coordinata dall’Ufficio di scopo Piccoli Comuni e Contratti
di Fiume. La cabina si occupera’ di: predisporre un programma di
interventi, anche su proposta di Comuni e enti pubblici
interessati, rappresentanti di categoria o soggetti privati
operanti nel settore; verificare con periodicita’ le azioni
intraprese, proponendo correttivi o integrazioni; valutare i
risultati conseguiti e la loro diffusione.

Si stima che dall’olio immesso al consumo
in Italia, circa 1 milione e 600mila tonnellate, ben 250mila
diventino rifiuto. E se 80mila provengono dalla ristorazione, le
raccolte domestiche rappresentano solo il 3% del totale. È in
questo vasto segmento ancora scoperto che il protocollo intende
intervenire a partire dai piccoli Comuni, “laboratorio di
sostenibilita’- dichiara Avenali- come dimostrano i dati sui
Comuni ricicloni (con oltre il 65% di differenziata, ndr), in cui
50 su 86 sono proprio sotto i 5mila abitanti”. Tra gli obiettivi
dell’accordo, poi, anche la sensibilizzazione di cittadini e
studenti e la realizzazione di “un censimento sulla situazione
del consumo e della raccolta di olio esausto- spiega Avenali-
oltre che sull’avvio al riuso”.
E se la Regione Lazio disegna la strategia, RenOils ci mette i
contenitori, che saranno distribuiti gratuitamente a cittadini e
amministratori, per avviare a riciclo l’olio raccolto.
“Attraverso i nostri associati, i raccoglitori, andremo Comune
per Comune ad individuare le modalità migliori e piu’ efficaci a
rendere operativa ed efficace questa raccolta, ubicando anche dei
raccoglitori- dichiara alla Dire Fano, a margine della
presentazione dell’accordo- Arriveremo dove finora non si era
arrivati, tra le famiglie che in genere buttano l’olio nel
lavandino. Noi vogliamo evitare questa pratica”. Proprio per
monitorare i comportamenti familiari il Consorzio – che oggi
conta 254 associazioni e imprese del settore – ha avviato, in
collaborazione con il Cnr e Utilitalia, un test di prova su 60
impianti di trattamento in ho tutta Italia. “Alla fine di questa
ricerca, che si concludera’ tra l’agosto e il settembre del 2020-
chiarisce nel corso della conferenza il presidente di RenOils-
riusciremo a stimare i comportamenti delle famiglie per poi
capire quanto occorre sforzarsi per eliminare queste cattive
abitudini”

olio-esausto-lavandino
(Fonte foto: ideadesigncasa.org)

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