I bianchi, bordati di gialloblù, venivano da un periodo di lenta ricostruzione, ma iniziavano nuovamente a risalire i vertici competendo da team emergente contro gli squadroni di Manchester, Londra e Liverpool.
Nel campionato 1991/92 dopo le iniziali parentesi del Manchester City e del Crystal Palace, prese il largo il Manchester Utd tallonato dal Liverpool e dal Leeds Utd. Questi ultimi, a partire dalla quattordicesima giornata, sorpassarono a più riprese i Red Devils, che infine giunsero al giro di boa guidando la classifica con tre punti di vantaggio sul Leeds e undici su Liverpool e Sheffield Weds.
Il duello fra Leeds e Red Devils continuò anche nel girone di ritorno, con continui agganci e sorpassi fra le due squadre fino al mese di aprile, quando una serie di sconfitte degli uomini di Alex Ferguson nelle gare di recupero contro West Ham Utd e Nottingham Forest permisero al Leeds di prendere il largo, assicurandosi il terzo titolo della storia con una giornata di anticipo.
Leeds Utd Campione.
La squadra arrivò prima con 82 punti, vincendo 22 partite, pareggiandone 16 e 4 furono le sconfitte.
Chi erano gli artefici e i protagonisti di quella storica annata?
Il Manager era Howard Wilkinson dal 1988, veniva dallo Shaffield W. e guidò i bianchi per 400 partite; sarà successivamente CT della Nazionale Inglese.
L’estate precedente la campagna acquisti portò nella rosa un importante rinnovamento con un ampio numero di acquisti: Dorigo, Newsome, Rod e Ray Wallace, Steve Hodge, David Wetherall ed Eric Cantona; nel mercato di riparazione Tony Agana.
In goal andò tutta la squadra, dimostrando una coinvolgente manovra d’attacco, che ebbe come migliori marcatori nomi illustri del calcio inglese, gallese e scozzese:Lee Chapman 16, Rod Wallace 11, Steve Hodge 7, Gary Speed 6, Mel Sterland 6, Gary McAllister 5 e Gordon Strachan 4.
Chapman era un fedelissimo di Wilkinson, avendo giocato con lui nello Shaffield W., raggiungendolo e Leeds nel 1990.
Riuscì ad essere protagonista sia nell’annata della promozione in prima serie, che l’anno precedente allo scudetto con 21 reti.
John Lukic era il portiere, che rimase alla storia fino a quell’epoca come l’acquisto più caro.
Tra i giocatori in rosa anche un difensore maltese, Dylan Kerr, in una squadra con due soli stranieri, se non gli altri della Gran Bretagna, in un’epoca quando il numero degli stranieri era limitato.
L’altro straniero era il mitico francese Eric Cantonà alla prima stagione in Inghilterra.
La vittoria contro lo Sheffield United, il 26 aprile, e la sconfitta dello United ad Anfield Road (partita giocata 3 ore dopo) segnarono la fine della lotta per il titolo.
Al Bramall Lane quel pomeriggio giunsero ben 5.000 tifosi Whites, pronti a festeggiare l’impresa. I locali passarono in vantaggio con un gol di Cork sugli sviluppi di una mischia nata dopo un corner. Il pari arrivò in maniera un po’ fortunosa, grazie al rimpallo che carambolò sul corpo di Wallace e finì in rete. Nella ripresa Newsome con un colpo di testa su punizione laterale di McAllister portò in vantaggio il Leeds. Lo Sheffield Utd riacciuffò il pari grazie alla deviazione sfortunata di Chapman su cross del terzino Pemberton. A 13′ dal termine la rete che segnò il match. Gayle con un colpo di testa scavalcò il prorio portiere in uscita, fissando così il punteggio sul 2 a 3.
Tre ore dopo ad Anfield Road il Liverpool batteva 2 a 0 il Manchester United (Rush e Walters)… nello Yorkshire cominciavano i festeggiamenti.
