Governo: ‘parlamentarizzare’ crisi, la strada che può ‘frenare’ Lega 

(AGI) – Vertici, incontri istituzionali,
riunioni continue per ‘sbloccare’ l’impasse che si e’ creata
nella maggioranza dopo lo strappo tra M5s e Lega sulla Tav.
Tutti gli attori protagonisti di questa crisi agostana della
maggioranza sono impegnati a valutare il da farsi. Agli atti
oggi c’e’ “la certificazione irrimediabile” delle “visioni
differenti” nell’alleanza gialloverde. La nota della Lega e’ un
altro tassello verso la rottura del patto delle forze politiche
che hanno contratto il programma di governo. Il partito di via
Bellerio ha fatto sapere di non essere interessato a rimpasti.
Il no ad un esecutivo dei rinvii si accompagna all’unica
alternativa messa in campo dalla Lega, ovvero il voto.
Ma la strada delle urne anticipate resta non facilmente
percorribile, e’ la consapevolezza tra gli ‘ex lumbard’.
Bisognerà capire l’esito dell’incontro tra il premier Conte e
il vicepremier Salvini – il secondo dopo il faccia a faccia di
ieri – ma il percorso immaginato dal presidente del Consiglio
in questi giorni e’ stato chiaro. La tesi e’ che occorre
prendersi le responsabilità di fronte al Paese, mettere la
faccia su una eventuale intenzione di strappare, nonostante un
consenso ancora forte,da parte di una delle forze politiche
che hanno contratto il patto. Ovvero niente crisi
‘extraparlamentari’, la crisi va formalizzata in Parlamento.
Con un voto di fiducia che in realta’ e’ gia’ arrivato con il
dl sicurezza bis al Senato pochi giorni fa. E forse non e’ un
caso – sottolineano fonti parlamentari pentastellate – che il
presidente della Repubblica Mattarella abbia incontrato nel
pomeriggio il presidente della Camera, Fico. Un governo va
avanti se ha i numeri per governare e l’unico luogo per
verificare la stabilita’ o meno di una maggioranza sono le
Camere.(AGI)

(Fonte foto:  LaPresse)