PREVENIRE IL BULLISMO

Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo con caratteristiche peculiari e distintive quali: l’intenzionalità, la sistematicità, l’asimmetria di potere.
Alla base della prevenzione del fenomeno del bullismo vi è la promozione di un ambiente sereno e ricco di valori, in grado di annientare sul nascere quei comportamenti abnormi che fuori escono dalle norme del rispetto altrui.
La scuola è il luogo fondamentale in cui vi sorgono relazioni sociali per e tra i minori; ha un ruolo educativo ed ha la responsabilità di farsi portavoce di molti valori.
La scuola deve attivare dei programmi di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo; questi programmi possono essere rivolti alla classe (con percorsi di peer education o role- play), a gruppi di alunni e alla scuola intera, in base all’esigenza della scuola stessa.
Il 13 aprile 2015 sono state emanate le nuove linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo
Sono stati riorganizzati gli Osservatori regionali sul bullismo, istituiti con la direttiva 16 del 5 febbraio 2007 attivi presso gli Uffici scolastici regionali. Con nota 16367 del 2 dicembre 2015 sono state fornite indicazioni operative per la riorganizzazione degli stessi.
Nello studio di questo fenomeno, in crescita, diviene fondamentale il coinvolgimento di alunni, dei docenti (i quali devono poter includere durante le lezioni degli spazi di riflessione), del personale non docente e dei genitori.
È importante far conoscere il fenomeno, nelle varie sfaccettature ed effettuare un lavoro di “educazione all’emozione” per consentire ad ogni allievo la possibilità di riconoscere le proprie emozioni, i propri stati d’animo e riuscire a comunicarli, riconoscendo i sentimenti altrui.
In ogni scuola è fondamentale l’attivazione di uno Sportello Psico- pedagogico di Ascolto, che dovrà promuovere attività che vadano a far familiarizzare gli studenti con la tecnica del “Problem Solving”, che permette di gestire ogni tipo di conflitto tramite la mediazione o la negoziazione, offrendo strategie alternative a quelle conosciute fino a quel momento.

Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa
Psicologa Scolastica

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