Scrittore Sumero: prima gli italiani

Vorrei consegnarvi una breve riflessione, molto breve.
Molto poco articolata, ma chiara, diretta.
Da qualche anno si gonfia il consenso delle forze politiche che hanno come slogan “Prima gli italiani” oppure “prima gli americani”.
Quindi se ci fosse un posto a sedere su un autobus tra un giovane italiano e una signora pachistana sceglie prima il ragazzo se sedersi o no?
Se ci fosse un ruolo lavorativo da manovale da occupare, ovviamente tra un giovane italiano e un rumeno toccherebbe scegliere prima all’italiano. Se ci fosse bisogno di un medico sempre prima verifichiamo se sia italiano. La prostituta prima l’italiana. L’ingegnere per fare i calcoli per la costruzione della mia casa sempre prima l’italiano, non ci interessa chi è più bravo. C’è un posto per raccogliere i pomodori sempre prima all’italiano. Per preparare la pizza cerchiamo solo pizzaioli italiani. Si rompe il tubo in bagno, ovviamente chiamiamo prima tutti gli idraulici italiani per cercarne la disponibilità, così l’antennista o l’elettrista. Per fidanzarci ovviamente le donne e gli uomini stranieri non li guardiamo. Le pulizie di casa? Prima la colf italiana. Quando vostro figlio è in classe e il compagno di classe cinese gli passa il compito di matematica ovviamente non lo accetta, perché prima vede se può copiare da un italiano. Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani, sentirci un popolo importante, espressione d’eccellenza, con una grande cultura, ci dobbiamo sentire differenti e proprio perché siamo differenti non possiamo avere paura della differenza. Dobbiamo essere comunità, una comunità inclusiva e coinvolgente, quella comunità che rende anche gli altri uguali a noi.
Chi propaganda il messaggio prima gli italiani è un furbo speculatore elettorale, ma, mi spiace dirvelo, chi vota secondo lo slogan “prima gli italiani” è solamente un codardo che cerca un alibi della propria frustrazione. Non prima gli italiani o gli americani, ma prima le persone per bene, i competenti, i bisognosi, le persone generose e i “faticatori”. Tuo figlio italiano, che si lamenta e non è in grado di rispettare il proprio lavoro, non è migliore perché è italiano e quindi viene dopo.

Scrittore Sumero

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