Eppure basterebbe così poco
A pochi giorni dal 27 gennaio, giorno della memoria, oggi viene diffusa una notizia che mai avremmo voluto leggere.
A Mondovì, in provincia di Cuneo, è comparsa una scritta antisemita,“Juden hier” (qui abita un ebreo), e una stella di David, sulla porta di casa di un uomo che aveva ricordato su un giornale locale la madre, Lidia Beccaria Rolfi, testimone dell’Olocausto.
Una notizia che fa rabbrividire e vergognare del clima di odio e di caccia alle streghe che imperversa nel nostro Paese. Per questo motivo la memoria è importante, per non commettere gli stessi errori, affinché atroci eventi non possano più accadere, per non perdere la nostra umanità, per non cadere nelle mani di chi fomenta atti ignobili e violenti.
Stiamo vivendo una fase di grande disagio sociale, che ci allontana sempre più, tutti convinti delle proprie ragioni e mai disponibili all’ascolto.
Eppure basterebbe così poco.
All’indignazione nei confronti delle ingiustizie sociali, discriminazioni, violenze, dobbiamo far seguire i fatti; azioni quotidiane piccole ma concrete che liberano la nostra coscienza dal torpore dei tempi moderni, senza mai dimenticare i nostri genitori, nonni, che hanno contributo a rendere questo paese libero, anche a costo della loro vita.
Lo dobbiamo soprattutto alle future generazioni lontane dal nostro passato e dai nostri ricordi; raccontiamogli, in famiglia e a scuola, fino a dove è arrivata la crudeltà dell’uomo; e diciamogli che ognuno di noi ha il dono della libertà grazie a chi ha lottato per averla.
Ricordiamo il passato e guardiamo con occhi nuovi al futuro!
Alessandra Bonifazi – Presidente Lazio Sociale
“I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere davvero pericolosi. Sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere… Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà.
Primo Levi, “Se questo è un uomo”