SCHEDA = Con voto anticipato, rischio esercizio provvisorio e Iva
(AGI) – Roma, 8 ago. – Qualora si andasse al voto, come sembra
probabile, tornerebbe prepotentemente alla ribalta lo spettro
dell’esercizio provvisorio, e di conseguenza l’incubo
dell’aumento dell’Iva. Con le elezioni infatti non ci sarebbe
matematicamente il tempo di varare la manovra economica nei
tempi previsti e cioè in autunno, e il governo in carica
potrebbe essere costretto a ricorrere all’esercizio
provvisorio.
– COSA E’ L’ESERCIZIO PROVVISORIO
Previsto dall’articolo 81 della Costituzione, e’ un
provvedimento che vincola il governo per un massimo di 4 mesi a
gestire da solo mese per mese l’ordinaria amministrazione
(riscuotere le entrate e pagare stipendi, pensioni, debiti),
con margini di spesa estremamente ridotti, calibrati in tanti
dodicesimi quanti sono i mesi di esercizio provvisorio. In
questo modo, e’ possibile anche fare dei risparmi in quanto e’
consentito spendere solo lo stretto indispensabile (ad esempio
gli stipendi degli statali)
- QUANDO SCATTA
L’autunno e’ tempo della legge di bilancio, che accorpa in un
solo provvedimento sia la legge di stabilita’ che quella di
bilancio. Il disegno di legge di bilancio va presentato alle
Camere entro il 20 ottobre (tale termine segue il 15 ottobre,
scadenza per la presentazione in sede europea del progetto di
documento programmatico di bilancio) ed entro il 31 dicembre le
Camere devono approvare la manovra triennale di finanza
pubblica. Se ciò non avviene scatta appunto l’esercizio
provvisorio. -
PERCHE’ SCATTA
Se entro tale data, e cioe’ entro il 31 dicembre, le Camere non
approvano il disegno di legge di bilancio, il governo non
avrebbe il potere ne’ di accertare ne’ riscuotere le entrate
ne’ di erogare le spese. - COME FUNZIONA
L’esercizio provvisorio puo’ scattare solo per legge. Nella sua
durata, le spese possono essere effettuate, per ciascun
capitolo, nella misura di tanti dodicesimi quanti sono i mesi
dell’esercizio provvisorio, ovvero nei limiti della maggior
spesa necessaria qualora si tratti di spesa obbligatoria e non
suscettibile di impegni o di pagamenti frazionati in
dodicesimi. In pratica, si divide per dodici la spesa del 2019
e ogni mese si può spendere solo questo quantitativo. - PERCHÉ E’ MEGLIO EVITARLO
Perché potendo gestire solo le spese ordinarie, non si
potrebbero effettuare gli investimenti preventivati nella
manovra di bilancio. Ne risentirebbe la crescita economica, per
non parlare della perdita di fiducia da parte degli
investitori. Per questo motivo, e’ un’ipotesi che secondo gli
esperti andrebbe scongiurata. - QUANDO E’ GIÀ SUCCESSO
Da quando c’e’ la Costituzione della Repubblica, e’ stato
adottato addirittura 33 volte, in pratica dal 1948 al 1968 c’e’
sempre stato. Ma dalla meta’ degli anni ’80, e’ stato usato
solo due volte: con Craxi, per due mesi, nel 1986 e con Goria,
tre mesi, nel 1988. Si rischiò l’esercizio provvisorio anche
nel 2016, dopo il referendum costituzionale e le dimissioni da
presidente del Consiglio di Matteo Renzi. In quel caso, pero’,
per evitarlo Renzi rimase in sella per qualche giorno, in modo
da approvare la manovra. - INCUBO AUMENTO IVA
La manovra del 2019 prevede che l’Iva ordinaria salga dal 22%
al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021 e l’Iva agevolata dal 10%
al 13% nel 2020. Per disinnescare l’aumento, il governo
dovrebbe trovare risorse per 23 miliardi di euro nel 2020 e
quasi 29 miliardi nel 2021. Ovviamente, con l’esercizio
provvisorio non ci sarebbero i margini per scongiurare questo
rischio in quanto l’aumento dell’imposta e’ gia’ previsto a
legislazione vigente. (AGI)
(Fonte foto: tg24.sky.it )