Verso un Futuro Sostenibile: L’Impegno di FARERETE Innovazione Bene Comune per l’Educazione e lo Sviluppo Umano

Nel panorama attuale, caratterizzato da sfide globali senza precedenti, l’urgenza di promuovere un futuro sostenibile e giusto non è mai stata così pressante. In questo contesto, l’Associazione FareRete Innovazione BeneComune APS (**)  emerge come un faro di speranza e di azione concreta. Attraverso l’area Educational, l’associazione si impegna a promuovere e sviluppare progetti che rispondano efficacemente ai bisogni formativi della società, con l’obiettivo ultimo di costruire una comunità più equa e inclusiva.

La visione che guida FareRete Innovazione BeneComune APS è profondamente radicata nel concetto di bene comune, un principio che si riflette nell’approccio multidimensionale adottato dall’associazione. Riconoscendo l’importanza di un orientamento al bene comune, l’associazione si dedica a riflettere attivamente sui problemi sociali ed ecologici, cercando di minimizzare le conseguenze negative e di risalire alle cause profonde di tali problematiche. Questo impegno si traduce in un’azione volta a promuovere la dignità umana, l’autorealizzazione e la possibilità per ogni individuo di perseguire e raggiungere il proprio scopo di vita, all’interno di una cornice che valorizza il primato della persona.

L’articolo che si appresta a introdurre, “L’autopoiesi dell’embrione spirituale in H. sapiens”, si inserisce perfettamente in questo quadro, esplorando il fondamentale processo di auto-costruzione che caratterizza lo sviluppo dell’essere umano fin dalla sua fase embrionale. Attraverso l’analisi dei contributi di Maria Montessori e l’approfondimento dei concetti di piano fisico, psichico e spirituale, gli autori Donatella Pecori e Flora Ricci Barbini, entrambe associate,  offrono una prospettiva illuminante sulla crescita umana come fenomeno autoregolato e intrinsecamente orientato al bene.

Il testo, un anticipazione all’intervento, che verrà presentato nel convegno del 12 aprile p.v. presso Sla delle Bandiere Parlamento Europeo Roma, si propone di evidenziare come l’ambiente educativo, inteso nella sua accezione più ampia, giochi un ruolo cruciale nel sostenere e facilitare questo processo di autopoiesi, sottolineando l’importanza di un approccio che tenga conto delle dimensioni fisiche, psichiche, spirituali e relazionali dell’essere umano. In questo senso, l’esperienza montessoriana viene presentata come un modello esemplare di come l’educazione possa e debba contribuire alla formazione di individui eticamente consapevoli e orientati al bene comune.

Il brano proposto L’autopoiesi dell’embrione spirituale in H. sapiens” non è solo un contributo accademico di rilievo, ma rappresenta anche un manifesto per un’educazione che sia veramente al servizio dell’individuo e della società nel suo complesso. Questo testo ci invita a riflettere sulla responsabilità collettiva di creare ambienti educativi che favoriscano lo sviluppo integrale dell’essere umano, in linea con gli ideali promossi da FareRete Innovazione BeneComune APS.

 

L’AUTOPOIESI dell’EMBRIONE SPIRITUALE in H. sapiens

 di Donatella Pecori e Flora Ricci Barbini        

Maria Montessori, nella sua Teoria Biologica sullo sviluppo naturale del bambino, delineò tre aspetti della crescita auto-costruttiva del cucciolo di H.sapiens: a) il piano fisico b) il piano psichico e c) il piano spirituale partendo ogni volta dalla condizione embrionale verso l’ultima sistematizzazione ovvero quella relativa all’assetto dell’organismo adulto.

L’auto-costruzione avverrebbe mediante un piano autoregolato da un ritmo di attività riposo che produrrebbe uno sviluppo del bambino per assorbimento dell’ambiente e un successivo adattamento dell’organismo. Questa procedura forgerebbe il fisico, lo psichico e lo spirituale contemporaneamente, dove per spirituale si intenda “lo spirito che si fa carne” ossia regole di vita e di relazione appaiono entrare nel corpo, nella mente e nel comportamento del bambino  (Montessori, La Mente del Bambino p. 66)

Ciò significa che, se poniamo attenzione allo sviluppo del linguaggio, nessuno può negare l’esistenza di un piano autoregolato di lallazione dei suoni verso il terzo-quarto mese, poi l’emergenza di pattern di fonemi verso il nono-decimo mese, quindi di un adattamento degli organi fonatori ai suoni uditi, nel primo anno di vita, fino all’esternazione del gesto della deissi (l’uso del dito indice per indicare l’oggetto dell’interesse) continuando poi verso l’aumento lessicale, l’introduzione dell’io e le fasi di messa a punto della competenza linguistica (Chomsky, 1928) Tutto ciò avviene in modo spontaneo e progressivo per ogni cucciolo H. sapiens.

Analogamente possiamo dire dell’assorbimento e dell’adattamento all’ambiente che fa del luogo in cui si è nati l’unico posto possibile dove si desideri vivere e di cui abbiamo la maggior competenza come l’unica lingua che si parla bene è la lingua materna (ib. p. 64)  Inoltre <<Quando intendiamo occuparci di prevenzione del disagio psichico dobbiamo inevitabilmente interessarci del bambino piccolo con l’intenzione di salvaguardarne il processo di sviluppo normale, autoregolato. Ciò significa aspettare fiduciosamente i suoi tempi di maturazione, rispettando i modi con i quali l’organismo infantile sceglie di costruire se stesso. Il nostro compito, in qualità di caregiver (Bowlby, 1992), sarà allora quello di affiancarlo aiutandolo a riconoscere e soddisfare i propri bisogni  (Fonagy, 2001), avendo cura che abbia intorno un ambiente adatto a sviluppare le risorse geneticamente attese. S’intende parlare di un ambiente fisico, psichico, spirituale e relazionale. In quest’ambiente, se è rispondente ai bisogni di crescita, il bambino si immerge, con grande passione sperimenta e costruisce le sue mani, i suoi sensi, la propria espressività, la sua coerenza e la sua etica, guidato dal desiderio e dai suoi orologi interni (Montessori, 1935). Lui procede in definitiva a montare, a suo modo, l’intero organismo formulando la “Teoria della propria mente e della mente degli altri” (Baron-Cohen, 1995), sperimentando, in modo coerente ed euristico, la propria “Teoria del mondo” e provvedendo da Sé, in ultima analisi, alla “salute fisica, mentale ed etica” del proprio organismo, dallo stato infantile a quello adulto” “Noi tutti sappiamo quanto siano importanti i periodi sensibili nei cuccioli di mammifero (Eibl-Eibesfeldt, 1967) e in particolare come sia cruciale l’impianto del legame sicuro col caregiver nel

periodo sensibile dell’attaccamento. Basta poco però, ad esempio nei primi due anni di vita di un bambino, perché s’instaurino disturbi della funzione attentiva “polarizzata” (Montessori, 1970), disturbi del controllo degli impulsi (Pecori e Gomez Ramirez, 2001) e/o disturbi del legame di attaccamento (Bowlby, 1980) in grado di evolversi, nell’adulto, in “Modelli operativi interni” inadeguati fino ai “disturbi di personalità” (DSM IV-TR, 2002) o patologie ancor più invalidanti.>> (Pecori Donatella (2013)).

Abbiamo potuto studiare in ambiente montessoriano lo sviluppo dell’embrione spirituale attraverso la progressiva e spontanea  comparsa di comportamenti etici di due gruppi di bambini presi da 2 a 11 anni di età: dal 1990-1994 un gruppo di bambini cresciuti presso la Scuola Montessori del Tuscolano (Roma) della Signorina Flaminia Guidi (Pecori D. Gli Esploratori dell’Universo. Giunti 1993) e dal 2017-2023 un gruppo di bambini cresciuti presso il Giardino di Pierino Montessori di Firenze, capostipite dei Laboratori B.E.L.L. Bambini Etologia Laboratori LongitudinaliC, standardizzati nel 2010 nell’ambito del Progetto Europeo Comenius (www.grufaps.org).

Il Giardino di Pierino Montessori di Firenze applica l’etologia come metodo descrittivo di analisi e studio dei comportamenti ed è assimilabile ai gabinetti naturalistici di cui parla Maria Montessori nell’Autoeducazione a pagina 111 (Pecori, D. e Ricci Barbini F. (2024).

Bibliografia

Baron-Cohen S. Mindblindness: en essay on autism end theory of mind. Cambridge: MIT Press 1995.

Bowlby J. Attachment and loss: loss, sadness and depression. Vol. 3. New York: Basic 1980.

Bowlby J. Attachment and loss: attachment. Vol. 1. New York:Basic 1982.

DSM IV-TR. Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.Text Revision. Masson 2002.Fonagy P. Attaccamento e funzione riflessiva. Milano: Raffaello Cortina 2001.

Eibl-Eibesfeldt I. Grundriss der vergleichenden verhaltensforschung Ethologie. Munchen: Piper Co. Verlag 1967 (trad. it.:I fondamenti dell’etologia. Milano: Adelphi 1976, pp. 376).

Honegger Fresco G. Il laboratorio naturalistico di Firenze. Il Quaderno Montessori. Vol. 22. 1989, pp. 59-67.

Krueger RA. Focus Group – A practical Guide for Applied Research. Sage Publications 1994.

Lillard A, Quest NE. Evaluating Montessori Education. Scientific American 2006;313:189-90.

Montessori M. Il Manuale di pedagogia scientifica. Morano 1935, pp. 11-23.

Montessori M. L’Autoeducazione. Milano: Garzanti 1970, pp.61-80.

Montessori M. La Formazione dell’uomo. XV ed. Milano: Garzanti

Pecori D, Gomez Ramirez ME. La capacità attentiva: chiave di sviluppo di sviluppo o di blocco delle risorse umane. In: Atti del Convegno ATISB, Villa Montalvo Campi Bisenzio (Fi) 17-18 novembre 2001, pp. 50-66.

Pecori D. Gli Esploratori dell’Universo. Vita dell’Infanzia. Giunti 1993

Pecori D. Interventi per la prevenzione del disagio psichico in Salute e Territorio n.198, 2013.  pp. 188-189

Pecori D. I meccanismi naturali di sviluppo. Vita dell’Infanzia. Giunti 1988, pp. 3-7.

Pecori D, Favini I, Guerrini Degl’Innocenti B, et al. Modelli disincronizzazione e desincronizzazione della decisionalità nell’interazione madre-bambino. In: Atti del VI Congresso Psicometria. Bologna 18-19 nov 1994, pp. 23-24.

Pecori D. Il Giardino di Pierino: un laboratorio montessoriano nell’ambito della medicina preventiva. Vita dell’Infanzia.Giunti 1996, pp. 16-8.

Pecori D, Lorenzi F. Identity Book B.E.L.L. – Bambini Etologia Laboratori Longitudinali. Commissione Europea Bruxelles 2010.

Pecori, D. e Ricci Barbini F. Il Giardino di Pierino Montessori  in Una, nessuna e centomila. Fondazione Psicologi. 2024,  Vol 3, p.35

Perone R, Pecori D, Domenichetti S, et al. Verifica dei trattamenti psicoeducativi con famiglie di pazienti psicotici. Quaderni Italiani di Psichiatria 2006; XXV:102-12.

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Ricci Barbini F. Un pattern sonoro nell’interazione madre-cucciolo in Felix catus. Tesi di laurea triennale in biologia. Università degli studi di Firenze, 2011

Ricci Barbini F. Comportamento ritmico di alimentazione nell’infanzia: uno studio esplorativo. Tesi di Laurea Magistrale, Facoltà di Biologia. Università degli studi di Firenze, 2018.       

 CONTINUEREMO A PARLARE su questi temi, sull’Articolo 2 del TUE nell’Unione Europea:

“L’Unione europea si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritti umani, per tutti i cittadini e i loro bisogni”,

e Stimolare il dibattito pubblico sulla centralità della Persona, il rispetto delle diverse culture, promuovendo inclusione e solidarietà, al Convegno del 12 aprile 2024 promosso dalla nostra Associazione FareRete InnoVAzione BeneComune APS presso  “Sala delle bandiere” presso Parlamento Europeo Roma, dal Titolo: Insieme per una nuova primavera: etiche per il BeneComune – per intraprendere insieme un percorso di miglioramento della qualità di cura e di vita di tutti, luogo di beni relazionali, nella casa comune – un appello a un’identità nazionale e culturale”

Presentazione Libro Bianco e Manifesto dei Diritti e dei Doveri del BeneComune – Laboratorio di Dialogo e Azione per il Bene Comune

Siete tutti invitati, vi aspettiamo

(**) L“Associazione FareRete – Innovazione Il Bene Comune – Il Benessere e la Salute in un Mondo Aperto a Tutti – Michele Corsaro” – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ha sede in Via Bevagna, 91  – 00199 Rom sede operativa Via Anagnina. 354 – 00118 Roma a -.

I suoi riferimenti sono:

E-mail: fareretebenecomune@gmail.com;  info@fareretebenecomune.it;  

sito ufficiale: www.fareretebenecomune.it

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