Settembre in famiglia: il rientro a scuola e alla quotidianità

Dr. ssa Alessia Micoli

Psicologa

Le vacanze sono terminate e tutte le famiglie, in ogni parte del mondo, si apprestano a riprendere le normali abitudini: scuola, lavoro e sport; anche le famiglie mononucleari o quelle allargate.

Si fanno i conti con quella che è l’organizzazione dei nuovi ritmi e degli orari che vede coinvolti tutti i componenti, in particolar modo se si hanno dei figli adolescenti, i quali sembrano avere più necessità degli adulti, in quanto devono iscriversi ad uno sport, ma fino all’ultimo non sanno quale, devono reimpostare le giornate e quindi evitare di fare tardi “chattando” con gli amici o vedendo delle serie fino a notte fonda, devono iniziare a riprendere i ritmi dello studio, anche se la voglia è molto poca.

Si devono reimpostare delle nuove regole ovvero: il rispettare la sveglia la mattina, il non fare tardi a scuola od al lavoro, mantenere la continuità nelle attività ludico- ricreative ed il pranzare o cenare tutti insieme.

Determinata organizzazione non è un lavoro che spetta solamente ai genitori, ma anche i figli devono collaborare, in modo tale che ciò che viene stabilito venga percepito da tutti come un’organizzazione familiare e non come delle decisioni che vengono imposte; per fare questo è importante riuscire a dedicare un momento in cui i vari componenti si siedano ad un tavolo ed ognuno esponga le proprie esigenze ed i propri desideri in relazione alla stagione invernale.

In tutto questo non bisogna tralasciare i momenti da dedicare alla famiglia, come il vedere un film tutti insieme, fare una visita furi porta, organizzare un menù con il relativo cucinare insieme.

Quindi, lo stare assieme deve essere un evento settimanale, voluto e sentito, che non può essere messo nel dimenticatoio.

In quanto dati i vari eventi criminosi che si stanno verificando (violenze di gruppo, baby gang, rapine a mano armata), di cui i mass media ci aggiornano nel quotidiano, mettono in evidenza che in questo momento storico assistiamo ad una assenza della famiglia e dei valori fondamentali, di cui i nostri giovani necessitano fortemente.

La famiglia presente, ovvero un nucleo con una buona comunicazione tra genitori e figli, un adeguato ascolto delle varie esigenze e dei molteplici bisogni, una gioia nello stare assieme è la forma di prevenzione più alta, circa i fenomeni di criminalità che si stanno registrando, che si possa esercitare per un adolescente.

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