Chi è l’adolescente di oggi

Dr. ssa Alessia Micoli

Psicologa Criminologa

La rappresentazione comune di adolescenza è spesso stereotipata, ma l’adolescente di oggi è profondamente differente dall’adolescente di ieri. Ma non è cambiato solo l’adolescente, è cambiato il mondo, i ruoli e la società.

I bisogni e le esigenze, dell’adolescente di oggi, si sono modificate a causa di una società che ha sempre più difficoltà a sostenere i valori di un tempo, quali la famiglia, il rapporto con la scuola, l’amicizia ed il rispetto.

L’adolescenza di oggi è un periodo, travagliato, che inizia prima e finisce dopo (la fascia d’età è dai 10 anni ai 25 anni), rispetto all’adolescenza di un tempo, e con essa sembra che la spensieratezza ed i sorrisi stiano svanendo a poco a poco.

Da sempre l’adolescente deve superare il “secondo processo di separazione-individuazione”, in cui cerca di definire la propria personalità ed in questa fascia d’età divengono fondamentali il gruppo e le amicizie, come funzioni di supporto, di imitazione e sregolatezza.

Ma al giorno d’oggi il grande mutamento in questa area è stato scandito dal mondo dei social (instagram, whatsapp, telegram, tellonim, facebook, tik tok), i quali dettano regole ed atteggiamenti abnormi per un sano sviluppo fisiologico di un minorenne; difatti, sfide, selfie, prese in giro sono divenute all’ordine del giorno.

L’adolescente trascorre la maggior parte della giornata con lo smartphone in mano e diviene il figlio di una società liquida, senza rendersi conto delle gravi conseguenze in cui dovrà imbattersi a breve.

L’essere un “nativo digitale”, fornisce la possibilità di una grande familiarità con le nuove tecnologie che, spessissimo, prendono il sopravvento nel rapporto fisico con l’altro.

L’adolescente si distacca dalla relazione, non solo da quella con i genitori, ma da quella con i coetanei, con il gruppo classe e finisce per avere una vita, unicamente, online ove tutto è ad un passo da lui e tutto appare più semplice.

L’ adolescente molto spesso non pensa e non elabora ciò che mette in atto, agisce senza rendersi conto delle conseguenze delle proprie azioni ed è per tale motivo che ha la necessità di essere guidato da un adulto di riferimento.

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