MARIA MONTESSORI DA OLTRE UN SECOLO LA “SCOMMESSA SULL’EDUCAZIONE”: EDUCARE ALLA SCELTA CONSAPEVOLE

A cura dell’Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS*

Area Educational 29.03.2023

La Biologia dello sviluppo del bambino dalla Teoria di Maria Montessori

Maria Montessori, medico neuropsichiatra, biologa e filosofa fu una delle prime persone a studiare, sotto la condizione della LIBERTA’ DI SCELTA, il bambino scoprendo che in ogni parte del mondo i fanciulli, accolti nei suoi laboratori di “psicologia sperimentale”, manifestavano fasi, regolarità e leggi di sviluppo tipiche a secondo del  variare dell’età. Teorizzò una ontogenesi della nostra specie e inventariò il MATERIALE MONTESSORI, identificato sull’attività spontanea, autoremunerante, anticipatoria, ripetitiva ed energeticamente dispendiosa oltreché apparentemente inutile. In altre parole studiò per quarant’anni il “gioco biologico” del cucciolo di H. sapiens durante lo sviluppo, così definito da G.M. Burghardt in Playnel 2001 Maria Montessori nella Scoperta del Bambino (Saggi del Corriere della Sera, 2018) parla della resistenza che ha l’adulto dell’adulto umano a riconoscere al bambino la libertà di scelta e afferma “anche in mezzo alla natura portiamo irresistibilmente dei pregiudizi per i quali è più difficile riconoscere il vero … e ci adoperiamo più ad adattare l’attività dei bambini alle nostre proprie idee che a seguire il piccolo per interpretare i suoi veri gusti e bisogni” (p. 88).  Non è quindi portare il bambino nella natura che garantisce l’emergere del gioco biologico ma è la fiducia che diamo alla sua libertà di scelta e la presenza di stimoli  nell’ambiente che fanno del nostro bambino un ricercatore in progress. Non dobbiamo dimenticare che la nostra specie è Homo sapiens. Anche Einstein afferma che il gioco (biologico) è il modo che hanno i bambini di fare la loro ricerca (scientifica).

Intervista del Nuovo Corriere 1949. «Ho dedicato la mia vita a questa grande missione: impedire che nel bambino venga soffocata dall’incomprensione e dalle autorità degli adulti questa intima forza creativa, che è alla base della personalità, della libertà dell’uomo. Tutti i bambini della terra sono uguali, tutti aspirano all’ordine, tutti sono capaci  e ansiosi di attività coordinata e intelligente; tutti obbediscono, dunque, alle leggi naturali, che dirigono la formazione dell’uomo. Così in tutti i continenti, nelle più diverse condizioni sociali, politiche e religiose, i bambini si rivelano uguali, perché esistono ‘costanti psichiche’»

Per lo studio del “gioco biologico” nel cucciolo di H. sapiens Maria Montessori  inventò Le Case dei Bambini confermando che “la possibilità di osservare come fenomeni naturali e come reazioni sperimentali lo svolgersi della vita psichica del bambino, trasforma la scuola stessa in azione in una specie di gabinetto scientifico per lo studio psicogenetico dell’uomo. Essa forse in un prossimo avvenire sarà per eccellenza il campo sperimentale degli psicologi” (M. Montessori, 1970. La Formazione dell’uomo. Garzanti. p. 103).

Ad oggi le scuole montessori sono diffuse in tutto il mondo ma si è completamente persa la radice storica di Maria Montessori del gabinetto scientifico. Esiste in Italia, una riedizione di tale struttura, nata nel 1986 a Firenze (Grazia Honegger Fresco, 1989. Bambini al naturale, come e dove osservarli. Il Quaderno Montessori, n. 22). Tale struttura è oggi conosciuta come LABORATORIO B.E.L.L. (Bambini Etologia Laboratori Longitudinali) il Giardino di Pierino Montessori ® www.grufaps.org

Un nostro piccolo di tre anni, al Giardino di Pierino Montessori di Firenze, nostro laboratorio di psicologia sperimentale, ci ha un bel giorno rivelato, commosso ed estasiato, questo semplice e autorevole principio: “Oggi ho scoperto che mi insegno da solo”. Ciò mostra chiaramente la capacità di autocostruzione della nostra mente e del nostro corpo, incluse le zone di consapevolezza che affiorano subito come prerogativa del cervello umano agli albori della nostra vita.

Ogni bambino fin dalla nascita ha diritto alla libertà di scelta come ogni creatura vivente su questo pianeta. Così funziona il mondo e va oltre ogni nostra congettura filosofica o pregiudizio sull’educazione.

Maria Montessori parla di un “maestro interiore” che guida lo sviluppo del bambino, il quale, con termini dell’etologia classica, potrebbe essere definito la “predisposizione genetica ad apprendere” (Eibl-Eiblsfeldt, 1967), che guida l’apprendimento di tutti i cuccioli dei mammiferi e non solo. Pertanto, anche per gli esseri umani l’apprendimento avviene in una sperimentazione giocosa: dietro istruzioni genetiche proprie della specie, caratterizzate da tempi precisi con cui si manifestano, la curiosità e il gioco sono pulsioni interne che guidano il cucciolo all’auto-apprendimento e quindi all’auto-costruzione del futuro adulto -dal greco  AUTOPOIESI “auto”= sé stesso e “poiesis”= creazione, produzione. Come postulato dalla teoria dell’autopoiesi di Maturana e Varela (Varela, 1979 ; Maturana e Varela, 1992), il processo di autocostruzione segue leggi simili per tutti gli esseri viventi. Esso avviene attraverso un meccanismo di autoregolazione proprio dell’individuo in crescita, che agirebbe quando siano rispettati i suoi ritmi e le sue necessità biologiche.

 La possibilità di autodeterminarsi permette a un seme di abete, posto in terra, di diventare un abete adulto. Certo che, se si viene a trovare in un ambiente ristretto, con scarsi nutrienti e poca luce solare, la sua crescita sarà ostacolata. Per lo stesso principio un cucciolo di mammifero, adeguatamente affiancato dalla madre, si sviluppa, se ben sostenuto nella libertà di scelta, come adulto della sua specie. Lui è guidato semplicemente, durante la crescita, dal suo stesso gioco (biologico), che la madre asseconda e protegge (Bowlby, 1979).

Tuttavia, in situazioni di allarme, ovvero in condizioni di alto stress, il gioco biologico non si manifesta. Esso compare solo quando il cucciolo è ben nutrito e libero dal timore dei predatori. Lo stesso vale per gli esseri umani: il processo di autocostruzione può essere compromesso se il bambino viene a trovarsi in condizioni ambientali e sociali biologicamente inadeguate.  Ad esempio quando le cure del genitore o dell’educatore sono eccessive o assenti, l’autonomia del piccolo non riesce a stabilirsi e di conseguenza neppure la capacità di autoregolazione. A titolo esemplificativo, è degno di nota che Il controllo da parte degli adulti sul cibo, più che limitare il rischio di obesità o di altri disordini alimentari, ne sia una delle principali cause non genetiche (Birch et al., 1998).

Perché per cuccioli di Homo sapiens non deve valere lo stesso principio? “Cure genitoriali, nutrimento e gioco biologico non sono sufficienti a garantire un adulto sano e adeguato?”

Biographia:

Birch, L.L. e Fisher, J.O. (1998). Development of eating behaviors among children and adolescents. Pediatrics, 101: 539-549.

Bowlby, J. (1969). Attachment and Loss: vol. 1 Attachment. New York: Basic Books.

G.M. Burghardt 2001 Play in (Blass E.M. a cura di) Developmental Psychobiology. Handbook of Behavioral Neurobiology, vol 13. Springer, Boston, MA.

Eibl-Eibesfeldt, I. (1967). Grundriss der vergleichenden verhaltensforschung Ethologie. Piper Co., Verlag Munchen. (trad. It. A. Sassi. I fondamenti dell’etologia. Adelphi, Milano, 1976).

Maturana H.R. e Varela F.J. (1992, edizione ampliata). The tree of knowledge, the biological roots of human understanding. Scherz, Munich.

Varela, F. (1979). Principles of biological autonomy Elsevier North Holland, New York, Oxford.

Autori: associate di FareRete InnovAzione BeneComune APS

Donatella Pecori Psicologo sperimentale – Metodologo della Ricerca

Flora Ricci Barbini Biologa Etologa e Nutrizionista

In collaborazione con

Gruppo per la Ricerca a livello Universitario di Firenze GRUF APS

 e FareReteInnovazioneBeneComune APS

(**) L“Associazione FareRete – Innovazione Il Bene Comune – Il Benessere e la Salute in un Mondo Aperto a Tutti – Michele Corsaro” – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ha sede in Roma “c/o Studio Catallozzi”  – Via Bevagna 96 00191 Roma ”sede operativa Via Anagnina. 354 – 00118 Roma I suoi riferimenti sono: E-mail: fareretebenecomune@gmail.com e sito ufficiale: www.fareretebenecomune.it

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