Covid, ‘Il ruolo della donna prima, durante e dopo pandemia’

Il progetto sulla violenza di genere è stato immediatamente accolto dalla figura istituzionale di garanzia e tutela minorile della Regione Lazio, che da anni si occupa anche di questa grave fenomenologia e si è generato attraverso un solido lavoro di equipe con la Psicologa e la Pedagogista della struttura di supporto al Garante: Dr.ssa Marilena Perciballi e Dott.ssa Silvia De Mari. Unitamente all’assessore ai Servizi Sociali Sonia Notarberardino e dalla Dott.ssa Tanja Jorgensen-Leuthner. Il confronto formativo e si sensibilizzazione dal titolo “Il ruolo della donna prima, durante e dopo la pandemia” è un incontro per parlare del ruolo della donna e per ricordare le conquiste politiche, sociali ed economiche ottenute dal genere femminile, oltre che per riflettere sui tanti diritti ancora negati. Nel corso del secolo scorso sono stati molti i risultati ottenuti e le battaglie condotte per l’affermazione dei diritti delle donne. Tra le più significative: il diritto al voto, all’istruzione, la riforma del diritto di famiglia e l’accesso a tutte le cariche, professioni o impieghi pubblici.

La condizione femminile è cambiata tanto dal lontano 1909, quando si celebrò la prima Festa della donna negli Stati Uniti. Le donne hanno conquistato il loro spazio, guidano team di ricerca internazionali, sono professioniste di successo, raggiungono traguardi che fino a pochi decenni fa erano quasi impensabili, e sarà proprio questo il focus del convegno, in programma dal 16 al 18 giugno 2022, promosso dalla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio e dalla sua struttura, condiviso con il comune di Fondi che si è reso protagonista realizzando un importantissimo trait d’union tra la città gemellata di Dachau e le sue figure politiche, istituzionali e professionali che hanno permesso la nascita di un’equipe multidisciplinare.

“Si tratta di un progetto valoroso, sviluppato da un’equipe di donne, professioniste sempre in prima linea. Per programmare il nostro futuro è necessario ricordare che in questo secolo la donna, ha conquistato un ruolo preminente nella società – ha dichiarato Monica Sansoni, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio – ma è necessario porre in evidenza che fino alla metà del 1900 fenomeni di violenza o abusi non erano considerati reati. Verso la donna in genere vi era un atteggiamento a volte palese, altre volte più subdolo e frutto di un retaggio culturale che lasciava intravedere una volontà di relegare il sesso femminile ai margini della società. Quando si parla di violenza sulle donne non si considera l’impatto sui figli minorenni”.

“Assistere a scene dure e vivere in un clima di paura – ha proseguito la Garante – ha spesso ripercussioni drammatiche sulla crescita dei più piccoli. Sono molti, troppi, i minori di età vittime di violenza. Sento forte l’esigenza di fornire un aiuto vero e concreto. Fondamentale è creare una solida Rete sociale senza la quale è impossibile raggiungere l’obiettivo di garantire e tutelare i diritti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Il progetto da tutte noi fortemente voluto ha trovato subito la condivisione di una città tedesca. Tanta strada è stata fatta nel garantire la parità di genere ma è ancora troppo frequente la segnalazione a mezzo stampa di nuovi femminicidi. E le donne non sono le uniche vittime. Ci sono anche i bambini. Prima del gesto estremo c’è sicuramente una storia di violenza psicologica e fisica che vede coinvolti diversi membri della famiglia. La prima cosa da fare è ascoltare le emozioni altrui attraverso l’ascolto empatico, che implica la sospensione di giudizi morali. Spesso il bambino ha paura di parlare e l’adulto ha paura di ascoltare. L’adulto è imbarazzato ed in difficoltà ad affrontare un determinato argomento e crea barriere nella comunicazione e quindi nell’ascolto. Per concludere voglio riprendere una frase di John Bowlby psicologo e medico britannico: “Se una società vuole veramente proteggere i suoi bambini, deve cominciare con l’occuparsi dei genitori”.

In tal senso la Garante ha voluto fortemente costituire il primo centro antiviolenza minorile nella Regione Lazio, una mission delicatissima che la Garante porta avanti da molti anni. Per il costante lavoro profuso, la Dott.ssa Monica Sansoni a marzo è stata insignita del premio “Una Donna fa la differenza contro la violenza” in occasione della Giornata Internazionale delle Donne 2022.

La prima giornata del convegno si apre con il panel “epidemiologia del fenomeno e le caratteristiche della violenza di genere in italia e in germania – tipi di violenza”. Parteciperanno Fernanda Parisella (Presidente Associazioni Nadyr Donne contro la violenza) e la psicologa Erica Stravato. Dopo ci sarà spazio per l’incontro “percorso delle donne che subiscono violenza”, con Susanne Sessler (Presidente della associazione “Weißer Ring”), Nicolà e Laura Kaufmann (socio-pedagogiste che gestiscono casa rifugio per donne maltrattate) e Kristin Hoffmann (volontaria e assistente/accompagnatrice di donne maltrattate).

Nella stessa giornata sono previsti altri due gli appuntamenti. Si inizia con il panel “le piu’ appropriate strategie comunicativo-relazionali per l’individuazione dei casi di violenza – normativa di riferimento in Italia e in Germania” nel quale interverranno Mariapalma Di Trocchio (Presidente della Commissione Pari Opportunità) e l’Avv. Catia D’Ettorre. Successivamente focus su “percorso delle donne che subiscono violenza” con Kristin Hoffmann (volontaria e assistente/accompagnatrice di donne maltrattate).

Il convegno “Le procedure di riferimento per una corretta gestione dei casi di violenza di genere anche nei minori” del 17 giugno alle ore 18:30, presso il Castello Baronale di Fondi, concluderà il ciclo dei workshop che si sono tenuti tra le professioniste italiane e tedesche. Promosso dal Sindaco del Comune di Fondi, Dr. Beniamino Maschietto e dalla Dott.ssa Monica Sansoni, Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio, che già mesi fa hanno dato vita ad una consolidata e profonda collaborazione istituzionale, sarà moderato dalla giornalista Carmen Lasorella e vedrà la partecipazione di Theresa Wirthmüller, Eva Maria Drerup, Susanne Frölian (dipendenti della Caritas e socio-pedagogiste per l’infanzia e l’adolescenza), Sabine Geissler (Assessore del gemellaggio Dachau-Fondi). Successivamente spazio a Regina Abagnale (Presidente Associazione Andos) per parlare di “traumi psicologici – violenza dietro una malattia”.
Infine “integrazione delle donne immigrate – nuove forme di violenza” con Ravinder Kaur (cittadina indiana residente a Fondi), Lida Ansari, Benafsha Ansari (attivista di diritti delle donne in Afganistan ed ex magistrato a Kabul), Rohafza Mohammad, Aida Al Sheik, Sophia Kyriakidou (assessore all’integrazione di origine greca), Anke Drexler (assessore ai servizi sociali e docente all’accademia delle donne a Monaco di Baviera) e Katja Grassl (assessore alle scuole e insegnante nelle scuole superiori).

(adkronos)







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