PESTE SUINA. ODAF ROMA: SERVE INTERVENTO URGENTE

DIRE) Roma, 27 mag. – “Ieri, nella zona di Borgo Velino, a Rieti, è stato confermato un nuovo caso di peste suina su una carcassa di cinghiale, il primo fuori dalla zona rossa che era stata istituita. È sempre più urgente che le autorità competenti inizino ad agire con determinazione per il contenimento dei cinghiali in Italia”. È quanto dichiara Flavio Pezzoli, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma e Provincia (ODAF Roma e provincia) in merito all’annuncio dato ieri dall’Assessore Regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
“Occorre- aggiunge Pezzoli- agire velocemente per la tutela della suinicoltura e in particolare delle razze autoctone, che costituiscono un patrimonio genetico di grande valore e non riproducibile. È opportuno in questo senso ricordare la legge 194/2015, in particolare il punto 5 dell’art. 3, il quale ricorda che le risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario iscritte nell’Anagrafe sono mantenute sotto la responsabilità e il controllo pubblico, non sono assoggettabili a diritto di proprietà intellettuale ovvero ad altro diritto o tecnologia che ne limiti l’accesso o la riproduzione da parte degli agricoltori”.
“Ormai è chiaro- conclude Pezzoli- che a essere a rischio non è soltanto il patrimonio suinicolo regionale, che tra l’altro comprende esemplari da salvaguardare in ogni modo, come l’importante colonia ancora esistente di cinghiale puro Maremmano nella tenuta di Castel Porziano. Un intervento deciso e concreto non è più rimandabile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *