DANIELE ZACCHERINI: RISPETTO PER LA NOSTRA ITALIA

L’immagine della plenaria del G20 al Colosseo riempie gli cuore di orgoglio e gli occhi di bellezza. Qualcuno criticherà la scelta,,nella tipica retorica anti-nazionale che da qualche decennio attraversa lo stivale.
Siamo il paese degli Etruschi, dei Romani dell’Impero ma ancor prima della Repubblica. In Grecia sarà nata la filosofia ma qui è nato il diritto ma ogni giorno si parla solo dei diritti mancanti e mai di quelli, tanti acquisiti.
Siamo il paese del volontariato, di Dante, delle Torri Medievali, dei mille paesi con una Chiesa che ha una pala d’altare o un affresco che il Louvre invidierebbe, delle migliaia di tipi di formaggi, dei vitigni autoctoni e del giovane ingegnere che lascia la bella Milano per riprendere in mano la vigna del nonno in Puglia, e sappiamo di poter andare avanti all’infinito.
Si parla tanto di rispetto. Vorrei che si parlasse del mio Paese con Rispetto, che si guardasse alla mia Bandiera con Rispetto, che si parlasse ai nostri Nonni con Rispetto, che anche se non credenti si desse Rispetto alla Chiesa che è cresciuta in questo paese e di cui ha assistito i poveri educato generazioni e affrescato e scolpito ed edificato meraviglie.
Vorrei Rispetto per l’Italia, non solo quando vince una partita o quando vede morire una generazione di Covid.
Tutto ciò che non va rispetto all’immensità dell’Italia è veramente poco. La pausa è finita, non perdiamo tempo e rimettiamoci a lavorare duramente, come le generazioni che l’hanno fatta prima delle nostre che l’hanno solo goduta. E sempre con Rispetto.

Daniele Zaccherini

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