COLDIRETTI VITERBO: STOP ALLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI

Roma, 20 lug. – Stop di Coldiretti Viterbo alle pratiche
commerciali sleali, alle aste capestro al doppio ribasso che
strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di
produzione, così come le offerte che ingannano i consumatori. La
federazione provinciale ha organizzato un dibattito per
affrontare questo tema e analizzare le proposte avanzate da
Coldiretti a tutela dell’agroalimentare italiano. Lo ha fatto
alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Delegazione
europea approvata dal Senato. Al dibattito, che si è svolto
nell’azienda agricola Camilli di Viterbo, ha preso parte anche il
Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari
e Forestali, Francesco Battistoni, che ha annunciato importanti
novità sull’iter normativo. “La Coldiretti per prima ha lanciato
questo tipo di incontro su tale tematica – spiega Battistoni – il
ministero è pronto, ha già mandato il decreto alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri ed entro agosto verrà approvato il
decreto di recepimento contro le pratiche commerciali sleali”.
E proprio da Viterbo è partita ieri, nell’ambito del convegno,
anche la petizione lanciata da Coldiretti Lazio contro i pannelli
solari, che occupano suolo agricolo produttivo, di cui Battistoni
è stato il primo firmatario. Una battaglia di Coldiretti Giovani
Impresa della federazione regionale del Lazio, presente con una
delegazione di Viterbo, per combattere il rischio idrogeologico,
davanti ai cambiamenti climatici e a favore del fotovoltaico
pulito ed ecosostenibile.
“Credo sia un’importante campagna di sensibilizzazione- spiega
Battistoni- perché siamo favorevoli alle energie rinnovabili, ma
senza togliere terreno fertile ai nostri agricoltori”. Al
dibattito sulle pratiche commerciali sleali era presente anche il
presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri e provinciale,
Mauro Pacifici, insieme al Sottosegretario al Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Battistoni e
al sindaco Giovanni Arena. Un convegno che ha visto anche la
partecipazione di altre associazioni di categoria con il
presidente di Confesercenti Viterbo, Vincenzo Peparello, il
commissario della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo,
Domenico Merlani, il segretario UILA Viterbo, Antonio Biagioli e
Sara De Luca, segretario FAI CISL Viterbo, oltre a Danilo
Camilli, titolare dell’omonima azienda agricola.
“E’ una norma molto importante che cerca di creare un
equilibrio lungo tutta la filiera- dice il presidente di
Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici- vogliamo venga riconosciuto
il giusto reddito a tutti coloro che operano nella produzione
dell’agroalimentare. Questo garantisce una migliore qualità del
lavoro agricolo e del prodotto, perché le aziende, in questo
modo, hanno la possibilità di investire in attrezzature e nelle
risorse umane”. Coldiretti da anni lavora per sanare una vera e
propria ingiustizia. Basti pensare che per ogni euro di spesa per
l’acquisto di alimenti, infatti, meno di 15 centesimi vanno a
remunerare il prodotto agricolo.
“Continua la nostra attività di sensibilizzazione della
politica e dei territori- spiega il presidente di Coldiretti
Lazio, David Granieri- rispetto alla Legge di Delegazione europea
sulle pratiche commerciali sleali. Un lavoro impegnativo, ma
immaginiamo una nuova opportunità per l’agricoltura, quando
questo nuovo tessuto normativo sarà realtà. Questioni come il
listing o le offerte a basso costo che sfruttano il lavoro degli
agricoltori, così come i resi dei prodotti invenduti, saranno
soltanto un amaro ricordo. Questo consentirà di avere una
competizione tra imprese equa e seria. Siamo convinti che la
riforma dell’Authority per l’agroalimentare, potrà essere una
clausola di salvaguardia per avere garanzie che il lavoro debba
essere ricompensato”.

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