ZAKI. I GENITORI: COSA SERVE PER LIBERARLO, LO FAREMO MESSAGGIO SU FACEBOOK PER IL 30ESIMO COMPLEANNO DELLO STUDENTE

Roma, 16 giu. –  “E’ il secondo compleanno che trascorri
lontano da noi. Lo chiediamo in modo ancora più diretto: cosa
serve per rilasciarlo e cosa ci aspetta? Abbiamo provato
centinaia di volte la sua innocenza” e allora “se c’è qualcosa
che vi aspettate da noi che facciamo, per favore ditecelo.
Patrick, nostro figlio, è con noi ogni istante e non sarà il
carcere a farcelo dimenticare”. Questo il messaggio che i
genitori di Patrick Zaki hanno pubblicato su Facebook attraverso
la pagina ‘Patrick Libero’, che ha quasi raggiunto i 20.000
follower. “Buon compleanno, ti vogliamo bene” è la conclusione
del post. Non è la prima volta che i genitori dello studente
scelgono questo gruppo per diffondere i loro appelli.
   Il messaggio è accompagnato dalla foto di una torta per
celebrare il 30esimo compleanno di Patrick George Zaki, lo
studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere dal
febbraio 2020 con l’accusa di “atti volti a destabilizzare lo
Stato” per via di presunti messaggi sui social in cui avrebbe
invocato a manifestazioni di protesta contro il governo.
   Patrick Zaki è stato arrestato il 7 febbraio 2020
all’aeroporto internazionale del Cairo mentre rientrava per una
vacanza in famiglia dopo aver concluso la sessione d’esami
all’Alma Mater di Bologna, ateneo dove ha vinto una borsa di
studio per il master i studi di genere ‘Gemma’. Contro di lui, i
servizi di intelligence hanno contestato il reato di sedizione
per una decina di post su Facebook in cui avrebbe esortato a
manifestare contro l’esecutivo del presidente Abdel Fattah
Al-Sisi. Un’accusa sempre respinta da Zaki che, anche tramite i
suoi legali, ha cercato di dimostrare che quei post non gli
appartengono. Zaki si trova nel carcere di massima sicurezza di
Tora, al Cairo, in detenzione cautelare, in attesa del
processo.

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