L’esperienza tragica e inattesa della pandemia ha messo in discussione le certezze di tutti gli italiani, determinando forse anche il cambiamento della forma di governo parlamentare del Paese

Inizia da qui la riflessione che Paolo Armaroli presenta nel suo “Effetto Draghi. Metamorfosi di una Repubblica”, edito da La Vela, in cui l’autore analizza gli eventi che negli ultimi mesi hanno portato alla nascita del nuovo Governo e le possibili conseguenze nel futuro. Il libro, con la prefazione di Enzo Cheli, illustra come la scelta di Mattarella di affidare il Paese nelle mani di Draghi, tecnico slegato dai partiti e privo di alcuna designazione elettorale, per uscire dalla crisi causata dal covid abbia generato di fatto un Governo “zebra”.
Si tratta per Armaroli di un esecutivo di due colori, con tecnici nuovi e politici “vecchi”, ma anche bicefalo, nel suo essere di fatto guidato da due presidenti, Draghi appunto e Mattarella. In questo contesto – sociale, politico ed economico – ormai radicalmente mutato, in cui i valori del merito, della competenza e della credibilità sembrano finalmente diventati imprescindibili, anche il nuovo Governo ha assunto delle caratteristiche inedite, con le forze parlamentari che, sostenendo quasi unanimemente l’esecutivo di Draghi, vedono affievolirsi anche le proprie differenze politiche. Cosa accadrà in futuro? Nascerà forse una Quarta Repubblica? Queste alcune domande poste dall’autore, che prende in esame e analizza tutti i comportamenti dei principali protagonisti politici degli ultimi mesi: di certo prima che si affermi qualcosa di nuovo, il vecchio dovrà essere spazzato via, non velocemente, ma un passo alla volta. (ANSA).

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