Agricoltura di precisione

Dopo l’ affermazione dei processi industriali e l’avvento delle macchine di produzione, l’agricoltura è rimasta indietro nella concezione del presente e della frontiera dell’umanità che progredisce.
Per tre secoli è stato così, gradatamente e poi rapidamente l’uomo ha stimato che il proprio futuro era soprattutto nella macchina e nel consumo di materie prime estratte dal pianeta. Così è nata ed è durata la civiltà “dell’industrialesimo” che ha soppiantato quella del feudalesimo ed ha di fatto affermato che il mondo rurale era necessario alla produzione di beni primari (prevalentemente gli alimenti ) ma non rappresentava più un ideale di civiltà di cultura di massa.
Ora si sta affermando un nuovo ruolo delle aziende agricole e zootecniche: il ruolo di custodi di beni indispensabili alla vita umana e di processori di rapporti virtuosi nella produzione degli alimenti e degli altri prodotti del comparto agricolo.
L’ agricoltura tutela ed amministra i tre beni indispensabili alla vita umana che sono la terra, l’acqua e l’ aria.
E questi tre beni sono minacciati proprio dallo sviluppo indiscriminato della società industrializzata e del consumo delle materie prime.
Questa amministrazione non è efficace semplicemente con un immaginario ritorno al passato o a tecniche di coltivazione di opposizione al concetto industriale ma deve avvalersi proprio di nuove tecnologie che oggi consentono di avere un’agricoltura ad impatto limitato e con consumi energetici fortemente ridotti.
Soprattutto con rendite certe e con produzioni di materie alimentari salubri e nutrienti, oltre che gustose .
Cosa che il semplice ritorno all’agricoltura tradizionale non consente di avere con sicurezza.
L’aumento della popolazione mondiale, l’aumento delle esigenze di consumatori e il progressivo aumento delle garanzie di sicurezze( sicurezze di processo, sicurezze di prodotto, sicurezze del lavoro) sono fattori che contribuiscono ad incrementare il valore dei prodotti dell’agricoltura e questi costi aggiuntivi debbono essere contenuti per rendere il cibo un bene facilmente accessibile a tutti.
Altrimenti si genererebbero condizioni di sperequazione tra classi sociali e questo sarebbe un vero ritorno al passato del tutto inaccettabile.
Ma quali sono le innovazioni tecnologiche che sono in grado di ribaltare il ruolo sociale e culturale dell’agricoltura e dell’azienda agricola nel prossimo futuro?
Principalmente sono tutte quelle applicazioni che rendono possibile il monitoraggio ed il rilevamento dei momenti critici dei terreni, delle acque e dell’aria di una azienda agricola.
Attraverso diversi sensori che monitorano la composizione al suolo, le temperature, l’umidità sia nelle serre che nelle aree libere.
Sensori che rilevano anche la presenza e la quantità di infestanti , le condizioni meteo, la produzione di azotati dispersi nell’ambiente, insomma tutti i fattori di rischio possono essere sottoposti a controllo continuo e che consentono di intervenire in maniera mirata quando è necessario.
Il dato esperienziale resta sempre un valore ma solo se suffragato da riscontri immediati e continui.
La questione ambientale quindi passa attraverso l’agricoltura moderna che ,oltre che proporsi come il nuovo faro della società del futuro, è anche lo strumento di produzione di nuove fonti energetiche localizzate e della creazione e del controllo utile di bacini idrografici irrorati da fonti continue( acque correnti canalizzate , fiumi ) di media e piccola dimensione.
Lo sviluppo di mercati di prossimità sono occasioni di output , specie per le piccole e medie aziende agricole, che aiutano a non sprecare l’eccesso di prodotto nei periodi di maturazione, oltre ad essere una fonte di reddito non disprezzabile.
Questo e solo questo è il percorso dell’agricoltura del futuro: l’adattamento ai sistemi tecnologici avanzati.

Agostino Mastrogiacomo
Presidente Acliterra di Latina

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