Road to Tokyo 2020: Golden Slam

Con i Giochi di Seul del 1988 si chiusero molte epoche. Quella dei boicottaggi, che avevano condizionato le Olimpiadi dal 1976 in poi. Quella del dilettantismo, con il ritorno dello sport professionistico per eccellenza, il tennis, dopo 64 anni di esilio. Quella della supremazia del blocco sovietico, ormai prossimo a dissolversi con la caduta del Muro di Berlino l’anno successivo.

Olimpiadi di Seoul 1 ottobre 1988- Finale tennis, singolare femminile

Steffi Graf raggiunge un traguardo ancora ineguagliato: vincere nello stesso anno tutti i tornei del Grande Slam più l’oro olimpico. A contendersi la finale le rivali di sempre, Gabriela Sabatini e Steffi Graf. Fino all’ultima partita Steffi ha vita facile, lascia solo un set, il secondo a Larisa Neiland ai quarti, mentre Gabriela cede solo il primo agli ottavi a Sylvia Hanika. La Graf, una delle più grandi tenniste di tutti i tempi, vince la finale con un netto 6-3, 6-3 completando così il Golden Slam e bissando l’oro olimpico già vinto, appena quattordicenne, quattro anni prima, ai Giochi di Los Angeles dove il tennis era disciplina dimostrativa.

Le Olimpiadi di Seoul, oltre alle grandi prestazioni sportive tra cui la prima medaglia d’oro olimpica italiana nella maratona di Gelindo Bordin, sono ricordate per la squalifica di Ben Johnson, vincitore della finale dei 100 metri, che fece entrare nel linguaggio comune l’ignobile parola “doping”.

Di Giovanni di Giorgi

Direttore editoriale della casa editrice Lab DFG

Libro consigliato:


STEFFI GRAF, di Elena Marinelli, 66THAND2ND, 2020

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