Salvaguardare il mare grazie ai pescatori che possono conferire in porto i rifiuti pescati accidentalmente

GIULIANOVA, 23 APR – Nasce con questo obiettivo, sulla scorta di analoga iniziativa avviata in Scozia nel 2005, il Progetto ‘Giulianova Fishing for Litter’ con la marineria della città adriatica parte attiva nella pulizia del mare. Una pratica ancora in via sperimentale in Italia, in attesa della conversione in legge del cosiddetto ‘Ddl Salvamare’ che consentirà ai pescatori di portare a terra i rifiuti senza doverne sostenere i costi di smaltimento. Il Progetto ‘Giulianova Fishing for Litter’ è stato finanziato dalla Regione Abruzzo – Dipartimento Agricoltura, nell’ambito del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (Feamp 2014-2020) e realizzato dall’Associazione Temporanea di Scopo “Giulianova Fishing For Litter” composta da Ente Porto di Giulianova e 5 imprese armatrici: Di Mattia Mario & Giovanni Snc (vongolara), Papiri Maria Teresa & C snc (vongolara), Matter Claudia Isabella (pesca a strascico), Dolphin di Massi Luigi e C. sas (pesca a strascico), Domenico Verni snc (pesca a strascico). Hanno poi aderito altre 60 imbarcazioni.
“La programmazione del Feamp è molto orientata alla protezione dell’ambiente – spiega Francesco Di Filippo, dirigente del Servizio Sviluppo locale ed Economia ittica della Regione – Armatori e pescatori prestano volontariamente attività di raccolta di plastiche e rifiuti ingombranti, esprimono così il ruolo dei pescatori quali custodi del mare e presidio ambientale”. Incontri formativi e convegni, previsti dal progetto, causa pandemia sono stati sostituiti da webinar tematici e video-reportage. Grazie al progetto, fa sapere il presidente dell’Ente Porto di Giulianova, Valentino Fabrizio Ferrante, è stato possibile realizzare investimenti a bordo delle imbarcazioni, dotate quindi di attrezzature per localizzazione, recupero e smaltimento rifiuti, e nel porto di Giulianova dove è stata installata un’isola ecologica nella quale conferire la ‘marine litter’. Il monitoraggio sui rifiuti pescati contribuirà a valutare lo stato di salute del mare. Un breve documentario racconta il progetto:

(ANSA)

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